Fondata per “far conoscere, valorizzare e promuovere i vini e la realtà vitivinicola nazionale”, come recita lo Statuto fondativo del 1960, la storia dell’Enoteca Italiana di Siena, un’istituzione in una delle grandi province del vino italiano, ha vissuto grandi fasti e momenti bui, ma adesso, finalmente, è pronta a tornare in vita e a scrivere una nuova pagina di storia con un progetto di “rinascita” (apertura prevista a marzo 2025) che punta a tre livelli di azione sinergici e collegati: ad iniziare dal recupero delle radici e dei rapporti con il territorio, attraverso lo sviluppo di un “hub” locale, ma anche con un “hub” di secondo livello, nazionale ed internazionale, e recuperando un profilo “istituzionale” dell’Enoteca Italiana Siena. L’obiettivo è quello di tornare un “cuore pulsante” dedicato al vino da sviluppare attraverso una pluralità di attività e interventi, anche ambiziosi, come un museo del vino multimediale e multisensoriale, gli allestimenti fotografici ad hoc, il ristorante e, ovviamente, l’enoteca. Ma con aspetti mirati alla convegnistica e una serie di eventi legati alle eccellenze enologiche e non solo. Tutto questo dopo l’acquisizione del marchio e l’assegnazione dei due bastioni della Fortezza Medicea: così la nuova Enoteca Italiana Siena (Eis) riparte e lo fa dove tutto è iniziato, 91 anni fa.
“Enoteca Italiana di Siena non è più un ente pubblico, ma un soggetto privato che tuttavia fa parte del patrimonio storico, culturale e tradizionale di Siena - spiega l’amministratrice di Enoteca Italiana Siena, Elena D’Aquanno - abbiamo il dovere e l’opportunità di svolgere ancora un ruolo incisivo, questa volta non tanto su un piano istituzionale ufficiale, ma conquistandosi un ruolo sul campo attraverso collaborazioni prestigiose, ritagliandosi un profilo da “centro studi”, formando competenze, dando un servizio e contenuti utili alle aziende private e a strutture/enti pubblici. Finalità pubbliche con il passo del privato. Finalmente Enoteca riprende vita con un progetto che ha come obiettivo di base di non disperdere il patrimonio di conoscenze e di storia di Enoteca Italiana e per restituire un ruolo di primaria importanza a Siena e al suo territorio, nel mondo del vino e dell’agroalimentare italiano”. Tra i piani futuri c’è quello di fare sinergia per aprire altre “filiali” in Italia e all’estero, ma anche di diventare un punto di riferimento, compreso il fronte dell’enoturismo, per le aziende locali.
Focus - Come sarà la nuova Enoteca Italiana Siena
Per gli interventi, è stato spiegato che gli ambienti della Fortezza Medicea di Siena saranno adibiti in parte ad uso commerciale ed in parte ad uso sociale e culturale. Contemporaneamente viene previsto di destinare gli ampi locali al piano seminterrato del Bastione San Francesco a Museo del Vino, inteso come percorso multimediale e sensoriale. Per il Bastione San Francesco, il piano interrato prevede infatti la realizzazione di un Museo del Vino con l’esposizione di vini da tutto il territorio nazionale, divisi per regioni ed i totem restaurati per raccontare la geografia enologica nazionale. L’accesso all’Enoteca avviene tramite la scala monumentale e al piano terra è prevista una hall principale, un ristorante, con posti a sedere all’interno e all’esterno nella terrazza, un’enoteca, sempre con posti esterni a sedere, zone di esposizione del vino ed i locali di servizio per l’utenza. Saranno, inoltre, esposte mostre fotografiche e pittoriche temporanee, mentre per gli arredi preesistenti è stato recuperato l’espositore di vino che racconta la prima Mostra Mercato dei Vini Tipici d’Italia 1933. Gli espositori, opportunamente restaurati, verranno disposti nel corridoio principale che porta all’enoteca e in una sala interna verso il ristorante, raccontando così la storia della funzione fieristica della Fortezza. Il Bastione San Filippo sarà l’anima fieristica/espositiva e degli eventi attraverso allestimenti fieristici temporanei e permanenti che continuano la narrazione dell’identità senese e della sua produzione eno-gastronomica ma anche l’esposizione dell’artigianato locale in tutte le sue forme. Dal punto di vista degli interventi strutturali, questi, viene spiegato, saranno realizzati per garantire l’accessibilità agli spazi a tutti e secondo principi di ecosostenibilità negli arredi. Tra gli eventi citati, la “Settimana dei Vini”, in collaborazione con “Città del Vino”, manifestazioni dedicate alla degustazione di vini Docg, Doc e Igt allestiti in banchi di assaggio; un focus permanente durante la manifestazione “La Toscana e i suoi vini”; la mostra fotografica “Le mostre mercato dei vini dal 1933 al 1949”; forum e corsi di formazione e aggiornamento professionale oltre a sinergie in occasione di altri appuntamenti presenti sul territorio ed alla partecipazione ad eventi di promozione in Italia e all’estero.