Quest’anno la raccolta e l’intero ciclo dei rifiuti a Montalcino costerà oltre 2 milioni di euro, il 4,9% in più rispetto al 2023. È quanto stabilito dal Pef, il Piano economico finanziario elaborato, su dati del secondo anno precedente (quindi il 2022), dall’Autorità Ato Toscana Sud, composta da sindaci e assessori dei 104 Comuni delle province di Siena, Arezzo e Grosseto. Il Pef, in sostanza, stabilisce quanto devono pagare i Comuni al gestore unico, Sei Toscana. A quel punto gli enti pubblici decidono come muoversi su una tassa che ricade direttamente sui cittadini e sulle attività.
Nel caso di Montalcino, il Comune dovrà pagare 2,023 milioni di euro (11° importo a livello provinciale) e ha deciso di ripartire costi fissi e variabili nel seguente modo: per i costi fissi 30% alle utenze domestiche e 70% alle utenze non domestiche; per i costi variabili 44% alle utenze domestiche e 56% alle utenze non domestiche. Lo prevede la delibera approvata in consiglio comunale lo scorso 29 aprile, che stanzia anche 50.000 euro per due agevolazioni. La prima è un abbattimento dell’85% della Tari in favore delle associazioni senza scopo di lucro riconducibili alla categoria “Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto” che hanno la propria sede legale nel territorio del Comune di Montalcino e svolgono sullo stesso territorio la propria attività in modo continuativo da almeno dieci anni (dovranno documentare il tutto al momento del bando). La seconda è un taglio del 25% della Tari alle utenze non domestiche del territorio comunale appartenenti alla categoria 1 - ad esempio campeggi, benzinai, impianti sportivi, alberghi, agriturismi senza ristorazione, negozi, cartolerie, ferramenta, parrucchieri ed estetisti, botteghe, carrozzerie, autofficine, cantine vinicole, ristoranti, pizzerie, bar, supermercati ed alimentari - che nel 2022 hanno registrato un aumento di oltre il 50% rispetto al 2021, depurato del bonus complessivo di 300.000 euro finanziato da contributi Statali legati al Covid.
L’aumento della Tari a Montalcino (qui le quote e le simulazioni), legato all’inflazione, è leggermente più alto della media provinciale (+4,53%) e identico a quello del capoluogo. I rincari maggiori li subiscono i cittadini di Buonconvento (+7,4%), Monteriggioni (6,6%) e Sinalunga (6,5%), quelli minori a Poggibonsi (+1%) e a Piancastagnaio (1,5%). Gli unici a pagare meno sono Murlo (-5,9%) e Radicondoli (-1,4%).
Il Comune di Montalcino ha poi nuovamente affidato a Sei Toscana il servizio di accertamento, riscossione e gestione pre-coattiva della Tari per l’anno 2024. Il costo è 66.500 euro più Iva, per un totale di 81.130 euro.