Dopo una Pasqua “tiepida”, dovuta alla posizione anticipata nel calendario e al maltempo che ha caratterizzato soprattutto il giorno di Pasquetta, si avvicina un altro banco di prova per il turismo a Montalcino, nel territorio senese e in Toscana in generale. “Il 25 aprile sarà il primo grande ponte della stagione e siamo molto fiduciosi - sostiene Daniela Maccaferri, presidente di Agriturist Toscana - circa l’80% delle nostre strutture sarà piena. Lo trovo un risultato più che ottimo date le ultime vicende, che hanno sicuramente disincentivato le prenotazioni su tutto il territorio regionale e non. L’inflazione e i conflitti interazionali gravano irrimediabilmente sulle partenze perché ormai si è istaurato un clima di paura. Per non parlare della variabile meteo che tiene in sospeso le conferme da parte degli italiani”. “Le aree interne, Chianti, senese e Val d’Orcia non sono ancora al completo - dice Fabiola Materozzi, Confagricoltura Toscana e coordinatrice di Agriturist Toscana - la costa, invece, è in attesa delle previsioni meteorologiche per confermare le prenotazioni. In generale, l’andamento è stabile rispetto al 2023 e come sempre si prediligono le strutture che offrono la somministrazione dei pasti. Un buon risultato per gli agriturismi toscani”.
“Abbiamo avvisaglie positive, soprattutto per il turismo di lunga distanza. Molte più incognite invece per quello di corto raggio”. Così Filippo Grassi, presidente provinciale Assoturismo Confesercenti, sintetizza la percezione del comparto ricettivo e dei pubblici esercizi senesi, in vista del periodo 25 aprile-1 maggio. Uno snodo centrale per la prima parte della stagione turistica 2024, considerando anche l’assenza di ponte in concomitanza del 2 giugno (domenica). “Quest’anno siamo partiti con una Pasqua bassa, che peraltro è stata soddisfacente fatta eccezione per il lunedì di Pasquetta, complicato dalla pioggia - osserva Grassi - il tenore delle richieste verso hotel e ristoranti si è mostrato comunque da subito alto, e così sembra proseguire. C’è un’incognita-maltempo che può però ridimensionare una primavera ottima in qualcosa di molto più risicato, inferiore a quanto registrato un anno fa”. In bilico sembrano essere soprattutto gli operatori più esposti verso il turismo domestico, ovvero verso chi può spostarsi a Siena e provincia nel giro di poche ore, e deciderà se farlo o meno la sera prima se non il giorno stesso. “Abbiamo visto anche nel recente passato come il segmento italiano resti in sofferenza, rispetto ai flussi esteri - osserva ancora Grassi - e su questo fronte il bello o il cattivo tempo fa la differenza. A soffrire potrebbe essere soprattutto chi ha investito sull’accoglienza negli spazi aperti, che siano dehors, parchi o giardini: dobbiamo sperare che nel vivo del prossimo ponte le cose si mettano per il meglio”.