Con l’arrivo della bella stagione Montalcino spera di essere al centro dell’interesse dei turisti. Pasqua è alle spalle e sono sempre più vicini i ponti del 25 aprile e del 1 maggio, che di fatto apriranno le porte dell’estate, stagione su cui ovviamente puntano moltissimo tutte le strutture ricettive del territorio del Brunello. Ma che tipo di estate sarà per il turismo? Archiviate ormai da tempo le problematiche del Covid, restano comunque molti fattori che rischiano di incidere negativamente sull’affluenza dei turisti.
“A Montalcino arrivano principalmente americani - spiega la presidente di Federalberghi Siena Rossella Lezzi a MontalcinoNews.com -. Bisogna monitorare bene la situazione internazionale, poiché di fatto l’Europa è in mezzo a due conflitti. I tagli annunciati dalla banca centrale americana non sono ancora avvenuti, ma chi frequenta Montalcino non ha problemi economici, ha paura dei conflitti. Perciò le guerre alle porte dell’Europa potrebbero scoraggiare i turisti”.
Eppure le strutture ricettive di Montalcino puntano proprio sull’estate per rifarsi dopo una Pasqua non molto positiva. Il fatto che la Settimana Santa sia arrivata a fine marzo, in giorni tra l’altro di meteo non buono, ha portato molti turisti a scegliere altre mete. Perciò le strutture di Montalcino si sono dovute adattare. “Hanno scelto di non aprire a regime completo - spiega ancora Rossella Lezzi -. Le strutture hanno deciso di mettere sul mercato solo una parte della loro offerta numerica. Gli operatori sapevano che il segmento luxury, che è quello che interessa Montalcino, avrebbe preferito la montagna. Previsione che si è rivelata esatta, visto che lì le prenotazioni erano sold-out. Le strutture aperte a regime ridotto hanno registrato l’85-90% di occupazione. Però va sempre considerato che hanno scelto, per l’appunto, un’offerta ridotta”.