L’identità e le differenze tra due vitigni tanto storici quanto diversi di Piemonte e Toscana. Il 10 aprile ad Asti si incontreranno il Brunello e la Barbera, nel corso di una degustazione, condotta dal sommelier Davide Buongiorno, di otto etichette delle annate 2018 e 2019, per un viaggio sensoriale alla ricerca degli elementi di resistenza e resilienza, rispetto ad una condizione climatica che accomuna i due areali di produzione. In particolare, spiega una nota di Coldiretti, che organizza l’evento, verranno poste in evidenza la freschezza, i colori (diametralmente opposti), l’evoluzione dei tannini e l’alcolicità dei due vini, il cui percepito di quest’ultima, non necessariamente, corrisponde alla reale gradazione. “È la bevibilità, derivante dal miglior bilanciamento tra tannino, freschezza e frutto, a trasmettere il percepito alcolico, talvolta con evidenze anche distanti dall’effettivo - spiega Buongiorno - questa è la magia enologica in grado di soddisfare aspettative, anche molto diverse, pur conservando valori e descrittori identitari specifici”.
Sono diversi nel carattere, nell’evoluzione e nella serbevolezza, Brunello e Barbera. Se il primo resta un vino ad esclusivo grande invecchiamento, la seconda si presta anche per essere apprezzata dopo pochi anni di affinamento, prosegue la Coldiretti. Rispetto agli abbinamenti vino-cibo, per Buongiorno, i migliori sono quelli “soggettivamente più appaganti”, quindi, fatti eccezione gli eccessivi contrasti, non vi sarebbe una regola su tutte.
La degustazione, organizzata in collaborazione con Rastal, si terrà il 10 aprile alle ore 20.30 al Mercato Contadino di Campagna Amica Asti, nella sala polifunzionale dell’EnotecAmica di corso Alessandria 271.