Tadej Pogacar e Lotte Kopecky: sono questi i nomi dei vincitori della gara maschile e della gara femminile di Strade Bianche 2024. Entrambi al secondo trionfo in Piazza del Campo, sono due ciclisti non certo banali. Pogacar ha vinto due Tour de France in carriera, tanto per citare le vittorie più prestigiose del suo lungo palmares; Kopecky è campione del mondo in carica. Il successo di due corridori tanto titolati conferma che Strade Bianche è diventata una delle gare ciclistiche più importanti del mondo, tanto che viene definita la classica del nord più a sud d’Europa e secondo alcuni sta diventando la sesta classica monumento. Uno spot per tutte le Terre di Siena e ovviamente anche per Montalcino, che anche in questa edizione ha messo in mostra il suo splendido paesaggio, le sue bellezze e il suo patrimonio, a cominciare dal Brunello.
Concetti ribaditi anche dal commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo Daniele Bennati, uno che ha nel cuore il territorio montalcinese. “Questa gara sta diventando sempre più affascinante - afferma Bennati ai microfoni di MontalcinoNews -. Viene corsa da tante eccellenze del ciclismo mondiale. Credo che il connubio tra questi grandi campioni e il Brunello, che è un prodotto che ci ha resi famosi nel mondo da sempre, sia una cosa fantastica. Questa gara ha tutte le caratteristiche per aspirare a diventare un giorno una classica monumento, credo che siamo sulla buona strada. Beviamo un buon Brunello e godiamoci questi grandi campioni”.
Anche Mauro Vegni, direttore dell’area ciclismo di Rcs, riconosce il fascino delle strade bianche. “Sono tra le più amate dai ciclisti di tutto il mondo - afferma a MontalcinoNews -. È importante anche per noi italiani, quasi come se avessimo una terza gara monumento. La Val d’Orcia è uno dei territori più belli in assoluto, fare un weekend qui significa unire sport e cultura. È una corsa dal sapore eroico”.
Il montalcinese Paolo Bianchini, proprietario dell’azienda Ciacci Piccolomini d’Aragona insieme alla sorella Lucia, ha seguito la gara professionistica nell’auto del direttore di gara e poi ha partecipato alla Granfondo. Per lui un’occasione per arricchire il suo museo della bicicletta, ricevendo dei regali da Alberto Bettiol, Peter Sagan e Daniel Oss, che in questi giorni hanno visitato la cantina assieme a Paolo Bettini. “E’ una bella soddisfazione avere una manifestazione del genere nella nostra provincia - afferma Bianchini -. È una competizione che aiuta a conoscere i nostri luoghi e le nostre strade bianche uniche nel mondo. Dobbiamo ringraziare Giancarlo Brocci, che ha ideato tutto questo”.
(Credit fotografico: Francesco Belviso)
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