Utilizzare i propri dati e le proprie informazioni per prevedere, tramite l’intelligenza artificiale, decisioni e rischi nell’area “finance”, generando vantaggi in termini efficienza operativa e di risparmio dei costi. Banfi, azienda leader del Brunello di Montalcino da sempre vocata all’innovazione, è la prima realtà a portare l’AI nel comparto vitivinicolo a supporto della tesoreria. Lo fa grazie alla collaborazione con Piteco, software house di soluzioni gestionali che fornirà una piattaforma (Intelligent Financial Planner, sviluppata in collaborazione con ORS, società di Dedagroup) che, tramite i dati messi a disposizione da Banfi - insieme a informazioni come affidamenti bancari, previsioni di incasso e pagamento e possibili variabili legate ai tassi di interesse, alle valute e al tasso di cambio - consentirà di individuare e gestire rapidamente soluzioni per minimizzare costi delle strategie finanziarie, in presenza di surplus o deficit di cassa.
L’aggregazione e analisi dei dati restituisce una serie di scenari predittivi differenti stabiliti in base alle variabili e vincoli individuati dell’azienda insieme ai dati di mercato, che supportano il team “finance” di Banfi a individuare e definire la strada migliore da intraprendere per raggiungere gli obiettivi stabiliti - dalla canalizzazione dei pagamenti, alle scelte di best allocation - e comparare nel tempo i risultati delle scelte fatte con ciò che realmente è accaduto all’interno dell’azienda e sul mercato. Tutto questo impatta, in primo luogo, a livello economico (ad esempio si può diminuire l’utilizzo del valore del fido, generando un risparmio di oltre il 10% sul costo del denaro), e, in secondo luogo, genera un notevole efficientamento del tempo di lavoro. Il team “finance”, infatti, senza uno strumento come l’Intelligent Financial Planner, per costruire proiezioni - importando dati, verificandoli e definendo possibili scenari e strategie - investirebbe quotidianamente oltre un’ora al giorno.
“Ci sono dei periodi in cui in azienda si verificano eccedenze di liquidità, altri in cui si necessita di più risorse: avere la possibilità di determinare possibili scelte nell’ambito dell’ottimizzazione della liquidità è un grande vantaggio. Per questo, la modalità di pianificazione utilizzata in passato non è più sufficiente: dobbiamo passare da “what if” a “how to” con soluzioni gestionali che possano aiutarci nelle decisioni strategiche”, sottolinea Gabriele Mazzi, direttore finanziario di Banfi. “La qualità e quantità di dati e informazioni oggi a disposizione delle aziende sono un patrimonio che può generare un grandissimo valore a tutti i livelli - commenta Paolo Virenti, Ceo di Piteco - questo è ciò che Banfi ha saputo cogliere, comprendendo che, per restare competitivi su mercati complessi e variegati come quelli in cui opera, che risentono anche di effetti esogeni esterni in grado di mutare velocemente gli scenari, sono necessari strumenti predittivi che la affianchino nelle decisioni, che semplifichino e automatizzino i processi dell’area finance in totale sicurezza generando vantaggi in termini efficienza operativa e di costi. In questo modo la tesoreria diventa una leva strategica e di crescita”.
L’esigenza di Banfi di ripensare e ottimizzare la propria tesoreria nasce dalla sua articolata natura. Fondata nel 1978 dai due fratelli italoamericani John e Harry Mariani, e tutt’oggi proprietà della famiglia, il gruppo è formato da Banfi Società Agricola s.r.l., la parte destinata alla produzione dei grandi vini di Montalcino e della Toscana, e da Banfi s.r.l., la società che cura la vendita dei prodotti in tutto il mondo, oltre alla produzione piemontese e alla gestione del settore hospitality di lusso, con Castello Banfi Wine Resort. A questo si aggiunge la complessità legata alla produzione del vino. Un processo “paziente” che non restituisce subito valore perché richiede tempo per l’invecchiamento e, quindi, per la sua distribuzione. Per questa ragione, unita alla diversificazione del business, Banfi, che ha sempre visto nell’innovazione lo strumento fondamentale per efficientare lavoro e processi, ha scelto Piteco, vero e proprio game changer della tesoreria, per dotarsi di una pianificazione finanziaria intelligente che le permetta, non solo di definire strategie destinate alla crescita, ma che gestisca in modo predittivo possibili rischi, guardando nel breve-medio termine e tenendo in considerazione le peculiarità dei diversi mercati in cui opera (tassi di interesse, valute, tasso del cambio…).