Via libera agli interventi compensativi per aiutare le aziende vinicole nelle aree colpite dalla peronospora nel corso della campagna 2023 (ben 50 segnalazioni sono arrivate dalla terra del Brunello, per una stima di 2,5 milioni di euro di danni complessivi). Ad annunciarlo il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. “Il Governo Meloni è in prima linea per sostenere il settore vitivinicolo. Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta - spiega Lollobrigida - attraverso le declaratorie in corso di pubblicazione le imprese colpite potranno ora accedere ai contributi per la ripresa economica e produttiva, compresa la riduzione dei contributi Inps e la proroga delle rate dei mutui”. Le risorse, come sottolineato dallo stesso Ministro a settembre a WineNews, dovrebbero ammontare, inizialmente, a 7 milioni di euro.
“Diamo risposte concrete e rafforziamo le filiere italiane danneggiate da questa malattia in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Toscana, Sicilia, Umbria e Marche. Nelle prossime settimane l’Agea comincerà a raccogliere le domande delle aziende agricole colpite. Lavoreremo, inoltre, sul fondo per le emergenze in agricoltura per integrare queste risorse e sostenere la filiera del vino, fondamentale per la nostra economia e la nostra cultura”, ha concluso Lollobrigida.
“Per i danni a produzioni viticole causati da infezioni di plasmopara viticola nel corso della campagna 2023, sono concessi contributi finalizzati alla ripresa economica e produttiva, di cui all’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, a favore delle micro, piccole e medie imprese attive nella produzione di uva che a causa delle suddette infezioni abbiano subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile”, si legge nel comma 1 dell’articolo. Escluse le grandi imprese, e (comma 8 dell’articolo 1) “non sono concessi aiuti individuali ove sia stabilito che il mancato contenimento dell’infezione di plasmopara viticola sia stato causato deliberatamente dal beneficiario o sia la conseguenza della sua negligenza”.