“Secondo i nostri dati, il comparto agricolo toscano avrebbe bisogno di circa 5.000 lavoratori, che al momento non si trovano. La carenza di manodopera è un grave problema per l’agricoltura e può essere fronteggiato con l’assunzione di migranti, una risorsa di cui l’agricoltura non può fare a meno”. A dirlo è Marco Neri, presidente regionale di Confagricoltura Toscana, in occasione del secondo dei click day, le giornate che in Toscana hanno come obiettivo la regolarizzazione di 10.000 migranti.
“Il settore agricolo sta passando un momento non facile - continua Neri - confrontandosi con le conseguenze di due guerre, l’aumento dei costi delle materie prime e l’inflazione. Il deficit di manodopera è una delle grandi sfide che l’agricoltura nazionale e regionale deve affrontare. Permettere ai lavoratori stranieri di venire in Italia regolarizzando i flussi migratori è fondamentale per aiutare il comparto agricolo, purtroppo spesso la burocrazia lo impedisce. È importante inoltre occuparsi dei processi di integrazione e di formazione di chi arriva, per far sì che possano diventare lavoratori capaci e consapevoli”.