Migliorare le condizioni lavorative degli operai agricoli - ma è in arrivo anche un percorso analogo per il settore terziario - attraverso forme di flessibilità che garantiscano un efficace ed effettivo sviluppo di benessere aziendale, contemperando le esigenze dei lavoratori e quelle della società, a parità di livello retributivo, con un approccio etico nei confronti del lavoro che ha da sempre caratterizzato l’azienda leader del Brunello di Montalcino. È il senso del progetto sperimentale, ispirato dai principi della Carta di Urbino, avviato a fine gennaio da Banfi e condiviso con la rappresentanza sindacale aziendale (Rsa) e le rappresentanze sindacali territoriali Flai Cgil e Fai Cisl. “Il capitale umano - dichiara il presidente di Banfi Società Agricola Srl, Enrico Viglierchio - è la risorsa più preziosa di qualsiasi azienda. Banfi, con il suo innato pionierismo, apre oggi un capitolo nuovo nelle politiche di gestione delle Risorse Umane”.
Con questo progetto Banfi vuole dare una risposta tangibile alle esigenze dei propri dipendenti emerse nel corso degli anni, introducendo per gli operai a tempo indeterminato turni a orario ridotto per 8 mesi l’anno. Dove ciò non è stato possibile, per la specificità delle attività lavorative, gli operai sono stati compensati dall’istituzione di un monte pari a 30 ore di flessibilità, fruibile per qualunque esigenza. Per gli operai a tempo determinato, è stato invece incrementato il premio di presenza previsto dal Contratto Provinciale di Lavoro.
Nasce inoltre un percorso partecipativo con la creazione di un Comitato di Valutazione che, durante il periodo di sviluppo del progetto, sarà costantemente coinvolto in un’ottica migliorativa. Il Comitato è composto dalle rappresentanze sindacali aziendali, dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls), dai capi reparto e da rappresentanti scelti direttamente dai lavoratori.
È stato inoltre introdotto per tutti i dipendenti Banfi un Fondo Ferie Solidali - alimentato attraverso una donazione volontaria da parte di dipendenti e dirigenti - che potrà essere utilizzato a fronte di particolari situazioni di disagio personale e/o familiare. La creazione del Fondo consentirà anche di riconoscere a tutti i dipendenti alcuni giorni di permesso aggiuntivi, da utilizzare in occasione della nascita/adozione di un figlio. È stata, poi, incrementata la possibilità di presentare richieste di anticipo sul Tfr, prevedendo casistiche aggiuntive rispetto alla contrattazione collettiva. È stato, infine, confermato il premio ventennale Banfi.
“In una visione di dialogo e partecipazione che viene dalle nostre radici e che chiamiamo Senso di Appartenenza, un importante pilastro della Sostenibilità Banfi - commenta Gabriele Mazzi, vicepresidente e direttore del personale - abbiamo saputo costruire, tutti insieme, in questo periodo storico pieno di incertezze ma anche di opportunità, una visione per il futuro della nostra organizzazione. Questo è stato possibile grazie al confronto/ascolto attivato al nostro interno e alla capacità di collaborazione con le parti sociali Flai Cgil e Fai Cisl che, in soli sei mesi, hanno permesso di chiudere questo progetto sperimentale. La valorizzazione del capitale umano in Banfi è il miglior investimento per la nostra produzione, eccellenza del made in Italy”.