“Il punto di forza del Brunello di Montalcino 2019 è che propone vini da bere in un ampio arco di tempo: molti sono immediatamente accessibili, pronti da gustare nel prossimo decennio. Altri potrebbero trarre beneficio da un ulteriore invecchiamento e alla fine daranno piacere nei prossimi 15 anni”. Poi ci sono quelli che “sbocceranno lentamente. Questi vini a lungo raggio possono essere conservati per 20 anni”. Parola di Michaela Morris, firma di Decanter, la più influente rivista enoica della Gran Bretagna - mercato importante per il vino italiano (è il terzo partner con un valore complessivo, in crescita, di 794,9 milioni di euro) - che ha dedicato un report all’ultima annata di Brunello entrata in commercio, la 2019, giudicata “superba”, come si evince anche dal rating complessivo di 5/5 e ai voti assegnati alle 127 etichette recensite. A partire dal Brunello di Montalcino 2019 di Conti Costanti - storica griffe guidata da Andrea Costanti - unico a raggiungere i 100/100. Sfiorano la perfezione il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2019 de Il Marroneto e il Brunello di Montalcino 2019 de Le Chiuse (99 punti), mentre raggiungono i 98 punti il Brunello di Montalcino 2019 di Giodo e il Brunello di Montalcino Vigna Casaccia 2019 di Canalicchio di Sopra, che piazza un altro vino, il Brunello di Montalcino Vigna Montosoli 2019, a quota 97 punti, assieme ai millesimi di Baricci, Fuligni, Le Potazzine, Le Ragnaie, Mastrojanni, Salicutti e Valdicava.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024