“I 29 bandi in uscita nel 2024 sono una grande opportunità di finanziamento per continuare il fondamentale upgrade delle imprese agricole verso la sostenibilità ambientale, l’innovazione, la competitività e lo sviluppo del settore. Restano a nostro avviso, forti le criticità di un sistema di gestione delle domande”. È il commento di Coldiretti Toscana in seguito alla pubblicazione del cronoprogramma dei bandi approvato dalla giunta regionale.
“Impiegheremo, come sempre, tutti i nostri strumenti ed i nostri canali per informare adeguatamente le imprese agricole delle opportunità derivanti dai nuovi bandi che mettono in campo quasi 250 milioni di euro di finanziamenti”, spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana, che chiede anche la convocazione di un tavolo di approfondimento. “Crediamo però sia necessario, arrivati in questa fase, fare un passo in avanti per semplificare il rapporto tra la pubblica amministrazione e le imprese in assenza del quale andremo incontro a tutte quelle criticità che abbiamo già sperimentato nella precedente programmazione: dilatazione dei tempi di istruttoria a carico degli uffici preposti e numerose richiese di proroga. Il risultato è una diffusa insoddisfazione da parte delle imprese agricole che devono aspettare anni prima di ricevere i finanziamenti”.
Coldiretti Toscana ha più volte, ed in più occasioni in questi ultimi anni durante i tavoli e gli incontri con la struttura dell’assessorato, avanzato suggerimenti e proposte, mutuando dalla positiva esperienza della costituzione dell’Organismo Pagatore Regionale che ha reso la Regione Toscana un punto di riferimento nazionale. “Quello che proporremo all’assessora nei prossimi incontri per raggiungere gli obiettivi di efficienza e semplificazione - spiega Cesani - è che la fase che precede l’attività istruttoria come le verifiche formali della documentazione a supporto delle istanze, sia demandate ad altri soggetti intermedi previsti dalla legge sulla sussidiarietà così come già accaduto nella programmazione che ha visto ampia soddisfazione fino al 2016. Su questa progettualità chiediamo che si pongano le basi di un confronto costruttivo immediato per non vanificare i buoni propositi e le opportunità offerte dalla pubblicazione dei bandi”.