Se è vero che il Brunello di Montalcino viene bevuto sulle tavole di tutto il mondo, è anche vero che il mondo intero desidera scoprire dove nasce questo straordinario simbolo del Made in Italy. E a Montalcino, dove l’enoturismo è nato, oltre trent’anni fa, e dove è sempre stato forte il legame tra vino e territorio, non mancano gli esempi di cantine che “si aprono” ai winelover, svelando - attraverso degustazioni, visite e attività outdoor tra i vigneti - i luoghi e i territori di produzione, la cultura, la tradizione e la gente che ha contribuito a creare un vero e proprio mito dell’enologia. L’ultimo esempio arriva da Caparzo, tra le griffe più importanti del Brunello, di proprietà della famiglia Gnudi Angelini, che vicino al punto vendita ha installato delle botti aperte per accogliere i visitatori in una location un po’ diversa da solito, dove poter degustare il Brunello e gli altri vini dell’azienda ammirando, in una delle botti, anche la vista suggestiva, dai cipressi iconici della Val d’Orcia alla collina dove svetta la città di Montalcino. Caparzo ha anche allestito un punto “bike service” con una colonnina per manutenzione e ricarica bici, visto che l’azienda si trova proprio sul percorso della Francigena, un altro importante volano, assieme al vino, del turismo.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024