Remo Grassi, presidente della Fondazione Territoriale del Brunello di Montalcino, ex amministratore delegato di Banfi Società Agricola e membro della Deputazione Generale della Fondazione Mps, parteciperà al secondo appuntamento di “Aspettando Wine&Siena”, i talk digitali di Confcommercio Siena - che fanno da anteprima a “Wine&Siena”, la kermesse enoica di scena a Siena dal 27 al 29 gennaio 2024 - e che hanno come filo conduttore la risposta dei vitivinicoltori ai cambiamenti climatici.
Grassi interverrà oggi (ore 18.30 sui canali Facebook di The Winehunter, Merano Wine Festival, del mensile Espansione, EWine, Confcommercio Siena, Tvedo.tv e altre pagine specializzate nel settore dell’enogastronomia) assieme a Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia, la società leader in Italia autorizzata dal Mipaaf per il controllo e la certificazione dei vini a Denominazione di Origine, Indicazione Geografica, storico direttore del Consorzio del Chianti Classico e oggi presidente di Siena Food Lab, la fondazione impegnata a diffondere l’innovazione concentrandosi sull’agricoltura di precisione, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica e la tracciabilità dei processi interni e delle produzioni, e Luigi Galimberti, “agricoltore high tech” famoso per aver creato e portato al successo Sfera, la società grossetana che produce pomodori solo con colture idroponiche.
Al centro del dibattito i cambiamenti climatici e le temperature medie in costante aumento: se dovessero crescere di due gradi, realtà che potrebbe verificarsi non nel 2050 come inizialmente previsto, ma addirittura nel 2030, ben il 56% delle attuali regioni vitivinicole globali sarebbero a rischio, secondo una ricerca dell’Istituto nazionale francese di ricerca agronomica (Inrae) presentata alla scorsa edizione di “Wine&Siena”. Elementi da prendere in assoluta considerazione in una provincia, quella senese, che conta 20.000 ettari coltivati a vite, dei quali circa 3.500 nel vecchio comune di Montalcino.