Da quest’anno si è ridotto il servizio scuolabus a Montalcino. Dal 15 settembre non c’è più il pulmino proveniente da Castelnuovo dell’Abate, dagli inizi di novembre invece è stata interrotta la linea da Sant’Angelo Scalo. Questo perché è già presente la linea di trasporto pubblico locale, semivuota, e l’amministrazione comunale ha preferito evitare un costo doppio limitando un servizio, quello dello scuolabus, che comunque era un vanto per la città del Brunello. “In un territorio molto vasto, con 400 km di strade, il nostro obiettivo è garantire sia la sicurezza che la giusta economicità del servizio, in modo che sia accessibile a tutti - dichiara il sindaco Silvio Franceschelli - non possiamo avere un pullman dietro un altro. Il prezzo dei servizi scolastici deve essere popolare per tutti, non ci sono cittadini di Serie A e di Serie B. Se poi il gestore (Autolinee Toscane, ndr) non esegue il servizio, ed è capitato, facciamo delle contestazioni, chiedendo il rispetto degli orari”.
Nell’autobus di linea è presente comunque l’accompagnatore. Il servizio di accompagnamento 2023-24 è stato affidato alla cooperativa sociale La Ginestra di Pienza, per un costo di 76.000 euro Iva inclusa. Risulterebbero attivi tre scuolabus: uno a Torrenieri, uno che segue la direttiva di Camigliano-Tavernelle e un altro che si occupa della Strada del Brunello (Buonconvento-Montalcino) e altre località in prossimità del centro storico del capoluogo (a San Giovanni d’Asso invece è presente il tpl). Chi non ha a disposizione lo scuolabus ed è quindi costretto a salire su un pullman di linea può beneficiare di uno sconto sull’abbonamento valido per dieci mesi (il costo è 90 euro, l’eccedenza la paga il Comune).