Il Brunello di Montalcino di Cupano, con un incremento di rating che sfiora il +15%, è il vino ad essere cresciuto di più, in assoluto, negli ultimi dieci anni secondo il “Quality Score” - basato su recensioni e punteggi di firme come Jancis Robinson, Antonio Galloni e Neal Martin di Vinous, Bettane+Desseauve, Jeannie Cho Lee - che emerge dall’analisi “Wine Leagues” 2023 di “Wine Lister”, il celebre portale inglese dedicato ai fine wines acquistato nel 2020 da Groupe Figaro, editore di uno dei più importanti quotidiani di Francia, “Le Figaro”, e di uno dei siti francesi dedicati al vino di maggior successo, “Figaro Vin”. Alla posizione n. 12 troviamo un altro Brunello di Montalcino, dell’azienda Lisini.
Altro aspetto interessante, che emerge dalle interviste ad oltre 50 manager e responsabili di aziende che si occupano di fine wine nel mondo, quello dei “vini memorabili” e delle etichette che non possono mancare in una “cantina da sogno”. Nel primo caso, relativo ai vini da ricordare assaggianti nell’anno, a fianco di diverse annate dei grandi di Francia come La Tâche, Haut-Brion, Petrus, Cheval Blanc, Figeac, Mouton Rothschild e così via, ci sono anche due dei nomi più celebri del Brunello di Montalcino, ovvero Biondi Santi, con le Riserva 1999 e 2008, e Soldera Case Basse, con la 1993 e l’annata 2019. Soldera che, tra le altre cose, è anche tra i brand italiani cresciuti di più nel numero di ricerche, e quindi di popolarità, ed è tra i “buzz brand”, ovvero quelli di cui si parla di più.
Guardato all’andamento dei prezzi in generale, emerge che, dopo sei anni di crescita consecutiva, è arrivato il segno negativo per diversi territori, con lo Champagne giù del -13% nelle quotazioni, la Borgogna a -12% (ma dopo il +47% del 2022). Dati che, però, portano la performance a 10 anni della Borgogna a +371, seguita dalle due Regioni italiani più importanti quando si parla di grandi vini, ovvero Piemonte (+313%) e Toscana (+245%). Che nel 2023, secondo Wine Listers, si sono difese anche in questo 2023, con un +2%, con l’Italia unico Paese in positivo, sul fronte dei prezzi, dietro alla Spagna (+5%). Guardando al livello di “popolarità”, basato sulle ricerche on line relative a 20 vini top delle diverse Regioni negli ultimi 2 anni, emerge che Borgogna e California sono al top, lo Champagne è cresciuto del +11%, la Toscana è cresciuta del +2%, mentre continua a diminuire la popolarità del Piemonte, tra i big, nonostante le recensioni positive sull’annata 2019.