Nessuna sorpresa geografica e prezzi a cinque cifre che continuano a salire di anno in anno nei simboli enoici della Francia, con l’Italia che spunta quotazioni sempre più interessanti per i propri gioielli. Il mercato dei fine wine, pur non spumeggiante come nel recente passato, è in salute e sembra fare storia a sé in un 2023 complicato per il pianeta vino. Domina ancora la Borgogna, in generale, con la garanzia del Riesling di Egon Müller, icona dell’enologia tedesca e unico vino insieme al portoghese Barbeito Vintage Terrantez ad interrompere la supremazia francese, nella Top 10 dell’aggiornamento della classifica “The World’s Most Expensive Wines” by “Wine-Searcher”, portale di riferimento nel mondo per la comparazione dei prezzi dei vini, che monitora i listini prezzi di migliaia di enoteche e wine shop di tutto il mondo.
Nella classifica dedicata ai vini italiani, al terzo posto dopo l’Amarone della Valpolicella Selezione di Giuseppe Quintarelli (1.429 dollari) e il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno (1.352 euro), troviamo il Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera, che tocca quota 1.061 euro. Case Basse di Gianfranco Soldera torna nella top 10, al nono posto, con l’Igt “100% Sangiovese” (795 euro).