Debutto amaro per i nuovi stand della Sagra del Tordo. Le tensostrutture che hanno accolto centinaia di persone nei due giorni della Festa sono ancora lì, chiuse così come l’area che le ospita, i Giardini dell’Impero, sotto la Fortezza. “Durante lo smontaggio abbiamo riscontrato che alcuni elementi della fornitura, a nostro avviso, non erano idonei - spiega a MontalcinoNews Alessandro Nafi, consigliere delegato alle Feste Identitarie - abbiamo interpellato un tecnico incaricato dal Comune, Giovanni Corsi, che ha confermato i nostri dubbi. A quel punto il Comune ha mosso una contestazione formale alla ditta, sospendendo il metodo di pagamento. La contestazione è relativa ad argomentazioni tecniche e anche alla fase di montaggio, il cui ritardo ha creato disagi nell’organizzazione dei Quartieri. La ditta, Vuerre Costruzioni, ha detto che avrebbe risposto argomentando punto per punto dichiarandosi disponibile, in caso effettivo di anomalie, ad intervenire per rendere gli stand agibili - prosegue Nafi - siamo in attesa del loro sopralluogo in contraddittorio. Nei prossimi giorni, in accordo con la ditta, il Comune provvederà a rimuoverli e ripristinare l’uso dell’area”.
Gli scenari che si aprono adesso sono molti. Il Comune di Montalcino, nella lettera di contestazione, ha chiesto anche la risoluzione del contratto, che lo ricordiamo prevede un costo, Iva inclusa, di 72.590 euro. Avendo fornito solo un acconto, equivalente al noleggio che già pagava negli anni precedenti con i vecchi stand, si tratterebbe quindi di non pagare il resto e poi valutare se individuare un’altra ditta per la creazione di nuovi stand o virare sul sistema del noleggio. Dipenderà in primis dalla risposta della Vuerre Costruzioni: la ditta aretina potrebbe fare mea culpa e accettare la risoluzione del contratto, o provvedere a risolvere il problema in autonomia, correggendo i difetti o fornendo nuove tensostrutture, oppure opporsi alle argomentazioni del Comune e aprire un contenzioso. Di certo il malumore dei Quartieri è evidente per l’esito di un’iniziativa promossa dal Comitato di Tutela delle Feste Identitarie, presieduto da Giampaolo Pierangioli, in sintonia con i Quartieri stessi e il consigliere delegato, ed è condivisa la volontà di apportare le dovute correzioni agli errori commessi nella costruzione degli stand.