Sono nove le aziende di Montalcino, o con possedimenti nella terra del Brunello, che ottengono, anzi mantengono, “L’Impronta”, riconoscimento che premia le cantine al top nel settore dell’hospitality attraverso una valutazione che prende in considerazione il sito, l’accoglienza e il profilo produttivo. A dirlo è la nuova edizione 2024 di “Cantine d’Italia”, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine, associazione a favore della Cultura del Vino e dell’Enoturismo, la cui presentazione è in programma oggi a Milano, nell’Hotel Melià, con la premiazione delle 262 cantine che hanno ottenuto il riconoscimento de “L’Impronta”. Tra queste Canalicchio di Sopra, Donatella Cinelli Colombini, Fattoria dei Barbi, Frescobaldi, Podere Brizio, Poggio Antico, Poggio di Sotto, Tenute Silvio Nardi (che aveva fatto il suo ingresso l’anno scorso) e San Felice, che a Montalcino gestisce Campogiovanni ed è tra le 21 cantine di tutta Italia ad ottenere le “Tre Impronte”, ovvero il massimo riconoscimento per l’esperienza enoturistica.
Intervengono alla conferenza di presentazione (ore 17) il direttore di WineNews Alessandro Regoli, la giornalista di Cook (mensile del Corriere della sera) Alessandra Dal Monte e la firma di Decanter Richard Baudains, autori degli interventi introduttivi alla guida, assieme al presidente Go Wine Massimo Corrado. Modera il giornalista Antonio Paolini, collaboratore del “Gambero Rosso”. A seguire (ore 18.30-22) la degustazione straordinaria dei vini top.
La Guida “Cantine d’Italia”, edita dall’associazione Go Wine, non è una guida tradizionale ai vini, ma è pensata per i turisti del vino, invita a camminare l’Italia del vino, racconta e scrive di vino partendo dalla cantina come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, portatori di storie e tradizioni familiari.