Dalla posizione n. 134 alla posizione n. 35. Fa un balzo straordinario Biondi Santi, culla del Brunello di Montalcino e oggi del Gruppo Epi della Famiglia Descours, nella “Liv-Ex Power 100” 2023 appena pubblicata, calcolata guardando a tutti i vini, ovvero tutte le etichette, scambiati su Liv-ex nell’ultimo anno (dal 1 ottobre 2022 al 30 settembre 2023), raggruppati per marchio, identificando i marchi che avevano commercializzato almeno tre vini o annate e che avevano un valore commerciale totale di almeno 10.000 sterline. Fuori dalla top 100, tra chi ha scalato più posizioni, c’è un’altra azienda di Montalcino, Stella di Campalto, al n. 134 (+162). Una classifica, quella del Liv-Ex, riporta WineNews, che, dopo anni di crescita tumultuosa, vede una contrazione importante, spesso in doppia cifra di tutti gli indici principali (e con l’Italia che, pur “in perdita”, si difende meglio della media), a dimostrazione di come il mercato si stia sostanzialmente normalizzando, con una contrazione intorno al -12% degli indici principali sul 2022.
Sul podio dei top brand del vino c’è una piccola rivoluzione sul 2022, con Domaine Leflaive al n. 1, Chateau d’Yquem al n. 2, e Meo Camuzet al n. 3, davanti al californiano Opus One al n. 4, a Joseph Drouhin al n. 5, a Cheval Blanc al n. 6, e Gaja, primo brand italiano in classifica, al n. 7 (con una scalata importante, rispetto alla posizione n. 38, nel 2022), e con la top 10 completata da Henri Boillot al n. 8, Angelus al n. 9 e Leroy al n. 10. A livello di territori, la Borgogna continua a dominare, con 37 etichette nei primi 100, ma ne perde 2 sul 2022, mentre Bordeaux è la Regione che ne guadagna di più, ben 5, per 30 in totale. Mentre l’Italia, che ne aggiunge una sul 2022, è terza a 13 etichette (dopo il record di 17, nel 2020), con la Toscana che ha il 7,2% di share sul mercato del Liv-Ex nel 2022-2023, rispetto al 6,8% del 2021-2022, ed il Piemonte che scende al 3,5% sul 5% della classifica precedente.
“La debolezza del mercato rende la classifica del 2023 particolarmente interessante. I marchi che hanno guidato il mercato fino al picco dell’ottobre 2022 stanno ora risentendo maggiormente della correzione. Gli acquirenti hanno affinato la loro attenzione per riflettere una maggiore avversione al rischio: sono alla ricerca di marchi stabili e liquidi, che offrano un valore relativo, il che favorisce il Bordeaux rispetto alla Borgogna e alla California”, commenta Justin Gibbs, Liv-ex’s Deputy Chairman & Exchange Director. “In un contesto di crescente avversione al rischio, gli acquirenti della Borgogna e della California hanno ristretto la loro attenzione ai marchi migliori. Il naturale beneficiario di questa situazione è stato Bordeaux, che è il mercato meglio compreso e meno rischioso. La regione ha guadagnato cinque vini nella Power 100. La limitata performance dei prezzi ha ostacolato i principali produttori dei rossi di Borgogna rossa. I marchi con un numero elevato di etichette, in particolare i produttori di vini bianchi di Borgogna, hanno prosperato in questa edizione della Power 100. A differenza dell’anno scorso, 54 marchi della “Power 100” hanno registrato una performance di prezzo negativa”.
Secondo i dati aggiornanti al 31 ottobre 2023, il Liv-Ex 100, indice di riferimento della piattaforma, è -12% da inizio anno. Un indice che contempla i 100 vini più ricercati del mondo, tra cui grandi etichette italiane, come il Brunello di Montalcino 2017 di Poggio di Sotto del Gruppo ColleMassari di Claudio Tipa.