“Mi ha emozionato tantissimo realizzare quest’opera, forse perché anche a Siena il culto della Madonna è ben radicato. Mi sono ispirata proprio a lei, l’aspetto femminile della Festa. Ho deciso poi di rappresentare Montalcino come profilo perché ha un impatto particolare, così come sono particolari i tramonti nel panorama di Montalcino. Rappresenta anche lo stato d’animo dei Quartieri nell’attesa della gara e del risultato. È un tramonto che vuole essere una rinascita”. Così Daniela Martelli, che ha firmato l’opera che andrà in premio al Quartiere vincitore della 65° Sagra del Tordo.
Prima della presentazione a tenere banco è stato l’argomento dei nuovi stand, che domattina debutteranno ai Giardini dell’Impero. “È stata una settimana complessa per tutta una serie di problematiche che si spera verranno risolte – ha detto il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli – ma vorrei difendere questa scelta alla luce dei prossimi anni. C’è un bilancio che prevede un taglio pesante sui comuni, che vuol dire anche un taglio del personale della pubblica amministrazione che potrebbe non essere come quello di adesso. Questa scelta nasce nel momento in cui avevamo soldi da investire per poi prepararci a dei momenti complicati. Gli stand ci consentiranno di risparmiare 25.000 euro all’anno. Se poi ci saranno dei problemi interverremo per risolverli. Lunedì ci riuniremo con i Quartieri e il Comitato di Tutela. È legittimo il dibattito ma l’obiettivo è di far crescere la festa, di stare insieme e fare comunità”.
“È stata una settimana tribolata però ci siamo e cerchiamo di goderci la Festa – ha aggiunto il presidente del Comitato di Tutela, Giampaolo Pierangioli – ringrazio l’amministrazione per lo sforzo nel sostenere questo investimento, che ci consente un risparmio alla lunga visto che prima serviva pagare per il noleggio. È un primo passo. Quello successivo sarà le scenografie, si spera di realizzarle già il prossimo anno cominciando da quelle del campo di gara”.
Focus: la presentazione dell’Opera da parte di Maddalena Sanfilippo
Il legame di Daniela Martelli con Montalcino è di famiglia, da parte materna Daniela è originaria di qui e ha a Montalcino persone vicine. Forse è per questo che, conoscendo bene la realtà di Montalcino da parte femminile, una volta letto il bando, l’artista senese ha preferito confrontarsi con il soggetto della Madonna col Bambino rispetto invece all’arciere, soggetto previsto per l’Apertura delle Cacce di agosto.
Avendo visitato con attenzione il Museo Civico e Diocesano di Montalcino prima della pandemia, Daniela aveva ben presente l’opera medievale cui per regolamento deve ispirarsi il dipinto e ha deciso di estrapolare il ritratto della figura femminile e del bambino, illuminandone di nuovo i tratti del volto e connotandone maggiormente la fisionomia rispetto alla pittura medievale.
Distaccandosi da tecniche sperimentali che di solito predilige, l’artista ha scelto in questo caso una tecnica più tradizionale, acrilico e foglia oro su tela per un soggetto interpretato in maniera classica e rispettosa.
Le bandiere dei quartieri, roteanti intorno alla Madonna e al Bambino, sospese nell’azzurro cristallino del cielo, si muovono al vento di Montalcino senza nessuna posizione di privilegio; i loro lembi richiamano le ali degli angeli serafini posti di consueto in mandorla intorno alla Vergine Assunta, mentre il cartiglio chiude in alto il movimento, richiamando nel motto latino il rispetto della giustizia.
Una giustizia vera, quella che si applica nella gara di tiro con l’arco e che dunque la contraddistingue, una competizione che assegna la vittoria al più meritevole e al più coraggioso, a chi sa canalizzare la propria energia e l’amore per Montalcino nel raggiungimento del risultato… è questa intensità forse quella che identifica la festa, la stessa che si legge nello sguardo di chi osserva da lontano il profilo definito di Montalcino, senza potersi distogliere dalla sua fisionomia, che nel dipinto si staglia davanti a un tramonto vivo, quasi tumultuoso, come in attesa, in preparazione, in fermento… e fino a quando il sole non tramonta, non si sa mai, tutto può ancora succedere, c’è ancora tempo per stringere i denti, arrivare in fondo, dimostrare il proprio valore, ma soprattutto provare la gioia di far esultare i propri quartieranti.
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