Il Brunello di Montalcino 2018 de Il Marroneto, il Brunello di Montalcino Vigna Marrucheto 2018 di Banfi e il Brunello di Montalcino 2017 di Biondi Santi sono tra le sessanta etichette protagoniste di “L’Eccellenza in Villa”, la prima degustazione italiana di vini da collezione, quindi i più rari e costosi vini italiani, aperta al pubblico (biglietto a 110 euro, orario dalle ore 15 alle ore 19) e di scena il 12 novembre a Villa Reale, a Monza, nel corso di “Monza Wine Experience” 2023. Saranno i produttori in persona a presentare i migliori fine wine italiani, venduti in genere solo su assegnazione. Data l’esiguità del loro numero, le cantine sono costrette a selezionare a chi venderle, creando liste di assegnazione. Solo se un cliente in lista non acquista il vino si procede allora all’inserimento di uno nuovo in attesa, altrimenti l’accesso rimane una chimera, indipendentemente dal prezzo che si è disposti a spendere. Questo meccanismo rende sempre più alto il prezzo di tali vini e sempre più difficile per gli appassionati riuscire ad assaggiarli o ad acquistarli, non essendo presenti a manifestazioni pubbliche che non siano riservate alla stampa di settore. Nella Villa Reale di Monza sarà di scena un walk around tasting con i migliori produttori, ai quali andrà l’onore e l’onere di raccontare agli appassionati i segreti di questi gioielli, spesso introvabili, dell’enologia italiana. A selezionare questi vini, il giornalista e critico enogastronomico di Decanter, una delle testate del vino più importanti al mondo, Aldo Fiordelli.
“Oggi c’è un evento sul vino ogni weekend - ha spiegato Samantha Ceccardi (Visionplus), che organizza “L’Eccellenza in Villa” - così, con Aldo Fiordelli, ci siamo chiesti come proporre qualcosa di nuovo, di stimolante e soprattutto di spessore. Qualcosa che non si fosse mai visto prima. A rendere ancora più unico l’appuntamento sarà la splendida cornice della Villa Reale di Monza, adeguata ad una così importante selezione di vini. Pur volendo fare un evento aperto a tutti, il prezzo del biglietto ha dovuto per forza di cose rispecchiare il valore di un evento che raccoglie le etichette più rare e pregiate dell’enologia italiana. Tuttavia, è anche la prima volta che simili vini vengono proposti al pubblico e non solo alla stampa o agli addetti ai lavori”.