L’Italia saluta Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica. Le condizioni di salute dell’ex Capo dello Stato, che aveva compiuto 98 anni lo scorso 29 giugno e da mesi era ricoverato in una clinica romana, si erano aggravate negli ultimi giorni. Eletto presidente della Repubblica nel 2006 e poi una seconda volta ad aprile del 2013, rassegnò le dimissioni nel gennaio 2015, cedendo il posto a Sergio Mattarella. Fu nel corso del primo mandato che avvenne un “contatto” con Montalcino, come riporta Montalcinonews.com. Nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Bibenda, guida enoica della Fondazione Italiana Sommelier, scelse il Brunello di Montalcino Riserva 1964 di Biondi Santi come “simbolo dell’identità nazionale” e “il vino migliore dei 150 anni dell’Italia Unita”.
Napolitano, ricorda Montalcinonews.com, inviò una medaglia di rappresentanza al premio speciale di Bibenda, si congratulò con la cantina-icona di Montalcino, adesso di proprietà della famiglia Descours (Gruppo Epi), e rivolse “gli auguri di un grande lavoro a tutte le aziende di vino di qualità, vanto e onore del nostro Paese”. A ricevere l’importante e prestigioso riconoscimento fu Jacopo Biondi Santi, il cui antenato “garibaldino” Ferruccio nell’Ottocento inventò il Brunello, dopo aver selezionato un particolare Sangiovese e averlo vinificato in purezza.