La nascita di una stella, la conferma di un campione, i complimenti ad un degno avversario. Il Travaglio ha vinto un’Apertura delle Cacce che entrerà nella storia, con lo spettacolare spareggio con il Borghetto a rendere ancora più emozionante il finale di gara, raccontato ieri nella radiocronaca della MontalcinoNews. Merito della coppia di arcieri giallorossi, Amedeo Cencioni e soprattutto Giovanni Volpi, unico a realizzare la serie completa, considerando pure le cinque frecce aggiuntive. “La mia prima serie completa e spero non l’ultima – le sue parole – è una soddisfazione immensa, una rivincita dopo l’ultima gara. Non ho lasciato niente indietro. Sì, mi sento cresciuto tanto. E non voglio smettere”. “Per Giovanni probabilmente è la gara della consacrazione – ammette il capitano, Andrea Ricci – veniva da una Provaccia non felice, ma è qui che si vede la bravura dell’arciere. È stato un grande”.
Per Volpi è la seconda vittoria dopo l’Apertura delle Cacce 2022. Quella volta, con lui, c’era Giacomo Paccagnini, mentre Amedeo Cencioni era in busta ma non venne sorteggiato. “Lo spareggio probabilmente mi mancava”, racconta Cencioni, che con quell’errore all’ultima distanza ha permesso il recupero del Borghetto, dando il là allo spareggio. “Cosa ho pensato in quel momento? Solo a tenerle dentro, e la fortuna mi ha dato una mano. Dedico la vittoria a mio figlio Sebastian”. “Amedeo dopo quattro anni si è ritrovato le frecce della vittoria in mano – aggiunge Ricci – ci sta di sbagliarne una freccia, le ultime cinque le ha messe da grande campione qual è”. “Due serie complete ancora non sono state fatte con questi bersagli. Ci poteva stare un errore – gli fa eco Giancarlo Paccagnini, alla seconda vittoria da presidente del Travaglio – meno male che la seconda volta le ha messe tutte e cinque. È stata davvero una splendida vittoria”. Ricci e Paccagnini chiudono facendo i complimenti agli arcieri del Borghetto.
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