“Il Governo chiarisca al più presto la situazione”. È il messaggio lanciato da diversi sindaci dei Comuni senesi, tra cui Montalcino, che stamani hanno organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Siena per protestare contro gli imminenti tagli ai fondi Pnrr (circa 13 miliardi di euro, in Toscana la cifra è intorno ai 600 milioni) destinati alle amministrazioni comunali. “La preoccupazione concreta è che gli interventi degli enti, molti dei quali già in via di realizzazione, non possano essere portati a termine”, si legge in un documento sottoscritto da 27 primi cittadini. Tra questi anche il sindaco di Montalcino, arrivato dopo l’inaugurazione del Centro raccolta sangue, dove tra l’altro aveva già espresso preoccupazione per una tematica che rischia di colpire anche la Casa della Comunità di Montalcino. Tra i presenti stamattina a Siena anche l’assessore alla cultura del Comune di Montalcino Maddalena Sanfilippo.
“Dai primi calcoli di Anci per i Comuni toscani il taglio ammonterebbe a circa 600 milioni – si legge nel documento – per gli interventi sulla valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica, si tratterebbe di 227,35 sui 240,9 milioni previsti per finanziare i 1.410 progetti in corso; per la rigenerazione urbana un taglio di 306,9 su 355,7 milioni, per 199 progetti; per i piani urbani integrati di 53 su 64 milioni, per 16 progetti; per le aree interne di 13,3 su 14,3 milioni, per 28 progetti. Oltre al parziale definanziamento delle Case di comunità, che comunque hanno ricadute su Comuni e territori”.
“Parte delle modifiche annunciate al Pnrr potrebbero toccare progetti nei nostri comuni ma anche la sanità senese, a beneficio della quale sono stati annunciati tanti stanziamenti, con importanti interventi sull’edilizia e sui servizi, da compiersi inderogabilmente entro il 2026: la riforma della sanità territoriale (Centrali operative, Case e ospedali della comunità) annunciata dalla Regione, infatti, poggia finanziariamente sul Piano nazionale ripresa e resilienza. Nonostante le rassicurazioni del ministro Fitto sull’utilizzo di altre risorse, il governatore della Toscana Eugenio Giani ha già parlato di tagli di circa un terzo”, prosegue la nota.
L’impatto in Toscana potrebbe toccare 20 Case di Comunità su 77 interventi programmati; 7 ospedali di comunità su 23 previsti e le Centrali operative territoriali diventeranno 30 al posto di 37. In questo quadro il Ministro Fitto, nella sua relazione alla Camera, ha evidenziato anche un rischio: che gli interventi di competenza dei Comuni per la messa in sicurezza del territorio (6 miliardi), la rigenerazione urbana (3,3 miliardi) e i piani urbani integrati (2,49 miliardi) possano risultare non facilmente rendicontabili rispetto alla conformità agli obiettivi del Piano.
“Il Ministro ha rassicurato che nessun progetto perderà le risorse, ma finora non abbiamo contezza di quali saranno le nuove fonti. Tutto ciò detto, è evidente che le preoccupazioni dei sindaci sono più che giustificabili. Quello che chiediamo è che il Governo faccia il possibile per arrivare al più presto a un chiarimento di questa situazione, affinché i nostri Comuni non rischino di vedere vanificati il grande impegno e i notevoli sforzi fatti fino ad ora. Ne va del miglioramento concreto delle città, dei territori e della qualità della vita dei cittadini”, concludono i sindaci senesi.