Va avanti il progetto dello Spuntone a Montalcino. In un paio di mesi si concluderà la conferenza dei servizi (che coinvolge tutti gli enti competenti) e a seguire il consiglio comunale adotterà la variante urbanistica e al tempo stesso il progetto definitivo. Progetto che è stato esposto ieri mattina durante un incontro pubblico, poco partecipato – appena quattro persone collegate – anche per via del poco preavviso e della modalità scelta (tramite Skype e in mattinata), diversa rispetto all’incontro a Sant’Agostino del 3 giugno 2022.
L’introduzione è stata affidata al senese Giacomo Massoni, alla guida del gruppo di architetti che ha vinto il concorso nell’ottobre 2020. Massoni ha illustrato il progetto, dal plesso scolastico (nido, infanzia, elementari e medie) al parco urbano alla viabilità di servizio, tra cui l’allargamento della rotatoria – e l’inserimento di una nuova in fondo a Via Aldo Moro – e l’arretramento del muro di cinta del campo sportivo per consentire la sosta dei bus (gli studenti dovrebbero scendere comunque davanti alle scuole), con il marciapiede che arriverà fino alla Porta al Cassero. Il nodo dolente è stato quello del parcheggio, passato da quattro ad un solo piano a causa del caro prezzi che ha imposto un ridimensionamento del costo complessivo dell’operazione. Di conseguenza il numero di posti previsto è sceso da 280 a 120, con la possibilità però di ricavarne altri 80-90 in caso di necessità nella piazza pubblica che nascerà sopra il parcheggio, fruibile anche per fiere, sagre e mercato settimanale.
E qui inizia la querelle sui numeri: per il Comune attualmente ci sono una cinquantina di posti a pagamento, una trentina gratuiti nella zona sottostante in asfalto e un’altra trentina nello sterrato. Ma allo Spuntone, nei periodi di maggior afflusso, le auto in sosta aumentano a dismisura. “Siamo sui 150 posti, a volte arrivano anche a 180, e con questo progetto si passa a 120. Non solo non vengono aumentati, ma si diminuiscono. Dobbiamo considerare che siamo un paese turistico con carenza di parcheggi”, ha spiegato Andrea Rabissi, ex comandante della Polizia Municipale, tra i presenti all’incontro, che ha chiesto un’altra assemblea pubblica perché rispetto a quella dello scorso anno il progetto è cambiato e “ci sono molti malumori”. “Farò presente della richiesta di un incontro pubblico – ha risposto il responsabile del procedimento, l’architetto Paolo Giannelli – la conferenza dei servizi, che chiede ai vari enti i pareri sul progetto, scade alla fine di settembre. Fino all’adozione in consiglio comunale c’è tempo per fare una presentazione pubblica, quindi direi perlomeno tutto settembre”. Giannelli ha poi ricordato che il piano operativo che sarà adottato entro la fine del 2023 affronta la problematica dei parcheggi.
“Non dobbiamo concentrare tutti i parcheggi in un solo luogo – disse tempo fa a MontacinoNews il sindaco, Silvio Franceschelli – Montalcino ha un asse viario trasversale alla città che deve vivere tutto. Lavoreremo per migliorare alcune soluzioni. Lo abbiamo fatto su porta Cerbaia, c’erano 10 posti e ora ce ne sono 50. Pensiamo a come ampliare l’area del Prato sotto il Comune: fare arrivare i turisti e i visitatori su più punti del paese può aiutare a vivere in modo più diffuso e non concentrare solo su un luogo”. Al vaglio c’è anche la possibilità di creare un parcheggio accanto al campo di calcio, dove adesso si trova il calcetto.
Fino al 28 agosto, in ogni caso, chiunque potrà presentare contributi e/o osservazioni ai piani in corso di approvazione presso l’Ufficio Protocollo comunale o inviando una pec al seguente indirizzo: info@pec.comunedimontalcino.it. Gli elaborati sono pubblicati sul sito web del Comune di Montalcino.
Effettivamente fare in video la presentazione di un’opera di tale portata di mattina in una giornata lavorativa, mi sembra che più che mettere a conoscenza la popolazione ci si voglia creare un alibi per fare comunque i lavori dicendo poi che erano stati fatti incontri a cui la gente non ha partecipato. Una volta c’erano le assemblee pubbliche, che venivano pubblicizzate con manifesti, ora ci sono i mezzi telematici ancora poco usati dalla gente.
Non entro nel merito del progetto, ma vorrei fare alcuni riliievii:
1) Non so se sia stato considerato l’aspetto sociale, cioè quello che togliendo le scuole, la vivacità che almeno la mattina e il pomeriggio viene data dagli studenti che entrano o escono da scuola va a finire. Già oggi Montalcino sta andando verso una “morte sociale”. Case chiuse, sempre più affittacamere o B&B ecc.,e sempre meno abitanti.
2)-L’eliminazione della statua e l’allargamento della carreggiata non risolve certamente il problema della viabilità in un punto dove vanno a confluire ben sei strade di cui tre provinciali.
3)- Un aspetto non secondario, è cosa si intenda fare di quell’enorme volumetria che verrebbe a non essere più utilizzata. Non ne ho mai sentito parlare, forse sono stato disattento, ma credo che lasciare abbandonato un volume di quelle dimensioni senza avere un’idea di cosa farci (abitazioni, negozi, attività commerciali?), si rischia che divenga un ricettacolo di topi e piccioni. Credo sia un problema importante quanto le scuole.