Con la presentazione dell’opera realizzata da Lucia Menchini è iniziato ufficialmente il programma del Torneo di Apertura delle Cacce n. 60. Al Loggiato è andato in scena il primo atto del lungo weekend alla presenza dell’artista, del sindaco Silvio Franceschelli, del delegato alle Feste Identitarie Alessandro Nafi, dell’assessore alla cultura Maddalena Sanfilippo e del presidente del Comitato di tutela delle Feste Identitarie Giampaolo Pierangioli. Proprio Pierangioli ha fatto riferimento ad una fase di rivisitazione della Festa con i nuovi stand in arrivo ad ottobre per la Sagra del Tordo e la scenografia per il prossimo anno. Applausi al momento dello svelamento dell’opera di Menchini, artista molto legata a Montalcino, suo paese natale, e che si è formata all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. “Ho vissuto a Montalcino per tanti anni, mio figlio si è battezzato qui. Questo lavoro è stato realizzato con una gioia immensa, c’è tanto di mio”. Le tecniche di lavorazione della ceramica hanno avuto un ruolo fondamentale così come la valorizzazione della figura dell’arciere, la sua tenacia e passione. Non mancano ovviamente riferimenti al paesaggio di queste terre.
“Il mosaico tridimensionale in ceramica richiama il Trencadis, tecnica d’ispirazione araba che consiste nell’applicazione di frammenti di ceramica e vetro, tagliati in modo irregolare e fissati su un intonaco bianco, sperimentata per primo da Antoni Gaudì per decorare le architetture di Barcellona e divenuta poi il tratto connotante dell’architetto catalano”, le parole con cui Maddalena Sanfilippo, storica dell’arte e assessore alla cultura di Montalcino, ha presentato l’opera. Un dipinto realizzato su un supporto di compensato di circa un centimetro di spessore, così solido da sostenere i pezzi di ceramica tenuti insieme da colla per piastrelle, incollaggio resistente anche per l’esterno.
Lucia Menchini, che da Montalcino ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze diplomandosi in scenografia, dopo una prima fase dedicata alla pittura a olio, dal 2007 dipinge con le ceramiche come fossero colori. “Con le tenaglie al posto del pennello, maneggiate con fluida maestria, accosta frammenti di ceramiche di varia provenienza, trovati lungo il suo cammino alla scoperta di boschi, prati, giardini, ruderi – prosegue Sanfilippo – gli oggetti di uso quotidiano ci parlano di storie di vita, di persone da non perdere, anche se sconosciute; essi rivivono cambiando di destinazione, da utilità decorata a bellezza ricomposta; ecco che sulla tavola un pezzo di ‘catino’ toscano si accosta a una porcellana cinese per delineare la terra e il cielo di un paesaggio costellato da nuvole in rilievo, realizzate con i fondi dei piatti bianchi su cui mangiamo tutti i giorni. La composizione si sviluppa attorno al cartiglio con l’iscrizione, composta da lettere dipinte su diversi materiali di risulta, piatti e tazze poi assemblati per indicare il numero dell’edizione dell’Apertura delle Cacce; la sagoma nera dell’arciere tende l’arco inglobando all’interno del proprio corpo gli stemmi dei quattro quartieri, quasi diventati i muscoli che potenziano il gesto; nel profilo di Montalcino si riconosce la fortezza dipinta su una tazza vinta da Lucia qualche tempo fa a una lotteria, forse non a caso; sulla cornice foglie e arbusti forniscono continuità alla composizione centrale, mentre alcuni frammenti bianco e verdi richiamano la tradizionale ceramica medievale cosiddetta ‘di Montalcino’; in alto a destra la ‘ghirlanda’ che incornicia il centro dell’opera è chiusa da un fermaglio di ghiande e foglie di leccio, dettaglio proveniente da un antico portaombrelli in ceramica che Lucia conservava, certa che ci fosse un giorno l’occasione giusta per poterlo riutilizzare e ricomporre; tutti frammenti, dettagli, reperti che ci parlano di una vita quotidiana scorsa anche nelle strade di Montalcino dove Lucia è cresciuta, oltre che di un antico artigianato artistico, quello della ceramica, sempre vivo nella nostra città e che tra l’altro ha sempre destato la curiosità di molti di noi, fin da ragazzini, alla ricerca di pezzi di storia, anche recenti, che ci facessero fantasticare sul passato: un artigianato antico frammentato dunque che, ricomposto, si eleva a forma d’arte, rendendo originale e distinguibile quest’artista di Montalcino, Lucia Menchini, felice e fiera di avere realizzato quest’opera per la sua città”.
Il programma del Torneo di Apertura delle Cacce prosegue domani sabato 12 agosto: si inizia alle ore 11 in Piazza del Popolo con il ballo de “Il Trescone” di Montalcino mentre alle ore 12 ci sarà, sempre in Piazza del Popolo, il sorteggio degli arcieri. Nel pomeriggio, ore 17.45, la partenza del corteo storico in direzione del campo di tiro dove alle ore 18.30 si svolgerà la Provaccia. La lunga giornata di domenica 13 agosto si aprirà alle ore 10 con il Banditore che annuncia la festa per le vie della città. Si passa poi al pomeriggio, ore 16, con la partenza del corteo storico da Piazza Cavour. Alle ore 16.45 in Piazza Garibaldi la benedizione degli arcieri dal Sagrato della chiesa di Sant’Egidio che anticiperà la consegna delle frecce e il saluto degli arcieri alle ore 17.15 in Fortezza. Alle ore 18.30 il momento più atteso con l’inizio del Torneo di tiro con l’arco tra i quattro Quartieri di Montalcino (Borghetto, Pianello, Ruga, Travaglio) allo stadio di Montalcino. Le ultime cinque frecce, le più pesanti e emozionanti, si potranno seguire con la radiocronaca sulla pagina Facebook di MontalcinoNews.
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