Sarà una ditta specializzata aretina a posizionare una sonda geotermica nell’area dello Spuntone, a Montalcino, in modo da fornire i dati e le informazioni necessarie all’Istituto di Geoscienze dell’Università di Padova, che potrà così condurre le attività di ricerca scientifica previste dall’accordo firmato con l’amministrazione comunale in vista della realizzazione di un impianto geotermico per climatizzare le scuole che sorgeranno allo Spuntone. La ditta ha presentato un’offerta senza ribasso, per un importo complessivo, Iva inclusa, di poco sopra i 20.000 euro.
Centro di eccellenza nell’ambito della ricerca sul tema della geotermia, il Dipartimento collaborerà per tre mesi col Comune di Montalcino (ricevendo un contributo di 7.000 euro). Al termine dell’attività, recita l’accordo, il responsabile scientifico del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova Antonio Galgaro consegnerà al Comune di Montalcino la relazione finale, “contenente i risultati del test di risposta termica ed indicazioni utili alla progettazione definitiva del campo geotermico, oltre ad una proposta di monitoraggio ambientale ed energetico correlato all’utilizzo del sistema geotermico, mediante invio via posta elettronica dell’elaborato”.
Il Comune aveva scelto nei mesi scorsi la geotermia come fonte rinnovabile, considerando che per legge è obbligatorio l’utilizzo di rinnovabili per nuovi edifici e che soluzioni come quelle dei pannelli solari vanno scartate perché andrebbero a impattare sul paesaggio, dato che i tetti del plesso scolastico sarebbero ben visibili dalla zona della Fortezza.