Quando tra due giorni Carlo III sarà incoronato re all’Abbazia di Westminster, a molti a Montalcino tornerà in mente la sua prima visita nella terra del Brunello, negli anni Ottanta, quando si fermo all’Antica Fiaschetteria per poi godersi una passeggiata lungo le vie principali del paese, assaggiando piatti tipici locali. Carlo, da allora, è tornato spesso nel nostro territorio, amante della Toscana e del vino tricolore, grazie anche ad amicizie consolidate con le grandi famiglie del vino del Belpaese, come i Frescobaldi, storici fornitori di vino e olio della Corona inglese. Bona e Vittorio Frescobaldi furono tra i pochissimi italiani invitati al matrimonio di William, figlio di Carlo, con Kate Middleton, ai quali donarono il Brunello di Montalcino Riserva di Castelgiocondo.
Un legame, quello tra i Windsor e il Brunello, rafforzato da altri aneddoti. Basti pensare che quando Elisabetta II d’Inghilterra sposò nel 1947 nell’Abbazia di Westminster il principe Filippo d’Edimburgo al banchetto di nozze fu servito, insieme a grandi champagne e vini francesi, il Brunello di Montalcino di Biondi Santi. Stessa griffe che ritrovò il 28 aprile 1969 all’Ambasciata italiana di Londra, quando in occasione di una cena in onore della Regina, il presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat scelse personalmente il Brunello Riserva 1955, la bottiglia che “Wine Spectator” ha inserito, come unico vino italiano, tra le migliori del Novecento.