Il tema delle scuole, l’educazione e la formazione sono gli obiettivi principali dell’amministrazione comunale di Montalcino. Lo ha ribadito più volte il sindaco Silvio Franceschelli, che entro la fine del mandato, l’ultimo prima di lasciare la politica, vorrebbe vedere il cantiere dello Spuntone in una fase molto avanzata e l’inaugurazione del nuovo agrario a San Giovanni d’Asso, che andrà in appalto entro giugno. “Abbiamo creduto tanto nelle scuole – spiega il primo cittadino a MontalcinoNews – ricordo che quando abbiamo istituito il corso professionale agrario il Comune era commissariato e fu il presidente del Consorzio del Brunello, con altri produttori, che andò in giro a promuovere questo istituto. Perché la manodopera è un valore. Il lavoro deve essere qualificato, ben pagato e stabile, così consente di avere nuovi cittadini, di dare tranquillità alle famiglie e al sistema produttivo. Per questo ci serve la formazione scolastica e post-scolastica”.
Il progetto più immediato è quello dell’agrario che si sposterà da Montalcino a San Giovanni d’Asso. “Abbiamo dovuto revisionare i prezzi, cresciuti del 30-40%. Da 2,4 milioni di preventivi siamo arrivati a 3,2 milioni integralmente coperti – sottolinea Franceschelli – l’amministrazione provinciale, che ha recentemente appaltato i lavori per sistemare la Sp 14, il tratto Torrenieri-Montalcino, farà anche l’appalto entro giugno per le scuole di San Giovanni d’Asso. La palestra è già stata appaltata, vedrà l’inizio dei lavori nelle prossime settimane, mentre ipotizzo di vedere il cantiere nell’ottobre 2023”.
“Per le scuole di Montalcino, parlando di un progetto di 13-14 milioni, l’aumento dei costi ha portato il tutto a circa 20 milioni – aggiunge il sindaco – il Comune deve avere una sostenibilità economica. Quando abbiamo fatto il concorso internazionale di progettazione, abbiamo determinato una cifra. Noi non scriviamo il libro dei sogni, ma il libro delle opere da realizzare. Il Comune ha una capacità di sostenere un investimento sui 14 milioni. Per questo è stato rimodulato il progetto, e qui voglio ringraziare i progettisti, che sono giovani e rappresentano la parte migliore del Paese. Hanno compreso l’esigenza e rivisto il progetto senza snaturarlo, a breve ce lo riconsegneranno”.
Le scuole non vengono toccate. Cambia parzialmente il progetto del parco urbano e della viabilità e soprattutto cambia il parcheggio, che passa da quattro a un solo piano con una perdita di circa 40 posti. “Il parcheggio non può essere rinviato a una fase successiva – dice Franceschelli – deve andare di pari passo con le scuole, dal momento che costituisce le fondamenta su cui si costruisce il plesso scolastico. Il progetto originario prevedeva circa 230 posti auto. Avremo invece un parcheggio stabile da 120-140 posti più la superfice del parcheggio, da utilizzare come piazza del mercato o altro, che al bisogno, quando il parcheggio interrato è pieno o in casi particolari, può trasformarsi in parcheggio aggiuntivo portando altri 80 posti. Avremo una perdita di 30-40 posti, che è importante ma dobbiamo pensare che non dobbiamo concentrare tutti i parcheggi in un solo luogo. Montalcino ha un asse viario trasversale alla città che deve vivere tutto. Lavoreremo per migliorare alcune soluzioni. Lo abbiamo fatto su porta Cerbaia, i lavori sono andati di pari passo con i lavori dell’acquedotto fognario di Acquedotto del Fiora. C’erano 10 posti e ora ce ne sono 50. Pensiamo a come ampliare l’area del Prato sotto il Comune: fare arrivare i turisti e i visitatori su più punti del paese può aiutare a vivere in modo più diffuso e non concentrare solo su un luogo”.
“Sono chiusi i lavori di depurazione, che sono costati milioni di euro – conclude Franceschelli – è una sfida ambientale vinta, da alcune settimane i reflui non sono più a cielo aperto. Spero che si possa estendere ad altre località”.
Guarda il video: