Un percorso “step by step”, per non correre il rischio di non fare nulla, in modo da avviare un processo di riqualificazione di una Festa che in passato era tra le più importanti della Toscana, e che adesso ha chiaro bisogno di nuova linfa. È questo, in sintesi, il messaggio di Giampaolo Pierangioli, nominato lo scorso autunno dall’amministrazione comunale presidente del Comitato di Tutela delle Feste Identitarie di Montalcino, completato da Fabio Tassi e Michelangelo Lo Presti, scelti invece dai Quartieri.
“È da anni che si parla di una riqualificazione delle Feste Identitarie, ma per vari motivi il discorso è stato sempre rinviato – dice Pierangioli a MontalcinoNews – ai nostri tempi c’era più battibecco, ognuno aveva una propria idea. Oggi al contrario c’è armonia e la volontà di approcciare il problema. Il Comitato di Tutela è ben affiatato, tutti e tre abbiamo un passato dirigenziale nei Quartieri e conosciamo le problematiche. Siamo stati nominati un mese prima della Sagra del Tordo 2022 e abbiamo avuto tempo per ragionare su lacune e mancanze. Faccio i complimenti all’amministrazione comunale, ad Alessandro Nafi e a chi ha contribuito a rivisitare il corteo. Ora tutto il contorno deve andare di pari passo”.
Il primo tema da affrontare è stato quello della rivisitazione della parte gastronomica. “La prima domanda che ci siamo chiesti è: siamo convinti di rimanere ai Giardini dell’Impero? – prosegue Pierangioli – i Quartieri hanno detto unanimi di sì. Bene, e allora vediamo di migliorarli. Quando uscimmo dalla Fortezza gli stand che utilizzavamo non erano più adattabili e furono fatti dei tendoni/gazebi provvisori. Ora serve intervenire. Ci siamo dati da fare, faccio un plauso a Michelangelo Lo Presti che si è incaricato di curare quest’aspetto tenendo i contatti con diverse aziende. Abbiamo creato un’ipotesi di progetto, un intervento migliorativo dal punto di vista estetico, e lo abbiamo sottoposto ai Quartieri, che hanno dato risposta positiva. Ora toccherà trovare le risorse economiche per realizzarli. Penso che ci sarebbero i tempi per esser pronti già dalla prossima Sagra”.
Gli argomenti che ruotano intorno alle Feste Identitarie sono tanti. Dalle scenografie curate dal professor Olla al rinnovo dei costumi dei Quartieri, fino all’apertura di una pagina Instagram, per stare al passo con i tempi. “La comunicazione fino ad ora iniziava un paio di settimane prima della Sagra – dice Pierangioli – ma oggi il mondo è cambiato, si va sui social tutto l’anno”.
Con la città che dal punto di vista sociale non sta vivendo il suo momento migliore, come spiegato anche dal presidente del Montalcino calcio Bernardo Losappio, i Quartieri assumono un ruolo ancor più prezioso a livello di funzione aggregativa per i giovani, che “se sollecitati rispondono in maniera positiva”, sottolinea il presidente del Comitato di Tutela. “Bisogna alzare l’asticella della qualità per distinguersi dalle altre feste locali. Un tempo la Sagra, dopo il Palio, era la festa più conosciuta in provincia e forse anche in Toscana. Oggi siamo scesi nella classifica dell’eccellenza. Bisogna risalire migliorando il torneo, gli stand, le scenografie, cominciando da quella del campo di tiro e dalle tende ormai consunte. Se sale la qualità, il quartierante partecipa più volentieri perché vede il rinnovamento e non la staticità”.
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