Meno uno a Vinitaly. Ma oggi si sono accese le luci a Verona sul mondo del vino grazie alla prestigiosa anteprima di “Opera Wine” alle Ex Gallerie Mercatali, con le 130 cantine italiane più rappresentative, selezionate dalla celebre rivista Usa “Wine Spectator”, con i loro migliori vini. Di questi ben undici Brunello di Montalcino – le annate più presenti sono la 2016 (3 etichette) e la 2012 (2 etichette), un’etichetta a testa per le annate 1992, 2004, 2007, 2008, 2013 e 2018 – delle cantine Altesino, Banfi, Biondi-Santi, Canalicchio di Sopra, Carpineto, Casanova di Neri, Il Poggione, Marchesi Frescobaldi, San Filippo, Siro Pacenti e Valdicava. Ma ad Opera Wine ci sono altre sei aziende non originarie di Montalcino ma comunque produttrici di Brunello: Allegrini, Antinori, Bertani, Famiglia Cotarella, San Felice e Tommasi.
Alison Napjus, la senior editor di “Wine Spectator”, da “Opera Wine” ha parlato a WineNews soffermandosi sui grandi rossi italiani e quindi anche sul Brunello di Montalcino. “Continua il successo del Brunello di Montalcino negli Usa - ha detto Alison Napjus a WineNews - ci sono molti produttori che fanno vino di qualità e di buona reperibilità sul mercato americano. E tutti questi fattori rendono il Brunello un vino di successo”.
dati a cura di 3BMeteo
23 dicembre 2024 17:30