Martedì 28 marzo alle ore 11 è in programma la presentazione del progetto di collaborazione tra l’Istituto “Bettino Ricasoli” di Siena, l’associazione Tartufai Senesi, l’associazione Tartufai del Garbo e il centro di ricerca produzioni vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. L’evento si terrà presso i locali dell’Istituto (via Scacciapensieri 8). Al centro c’è l’interesse scientifico-didattico e la valorizzazione culturale ed economica di una eccellenza del nostro territorio: il tartufo. L’Istituto di Istruzione Superiore “Ricasoli” annovera al suo interno l’azienda agricola nel cui spazio è stata accertata la presenza di terreni vocati alla tartuficoltura in particolare al tartufo bianco pregiato. Il Centro di Ricerca Produzioni Vegetali svolge attività di ricerca scientifica e didattica sui diversi aspetti della produzione e della filiera alimentare a base vegetale, ed in particolare una linea di ricerca si concentra sullo studio delle micorrize e della loro applicazione in campo mediante tecniche morfologiche, biochimiche e molecolari. Le associazioni di tartufai intendono favorire la tutela, la raccolta, la produzione e la valorizzazione del tartufo, mediante un’accurata e mirata manutenzione delle zone tartufigene e tramite un’opportuna opera di informazione e pubblicizzazione.
Il fulcro del presente accordo è quello di instaurare una collaborazione scientifico-didattica allo scopo di programmare interventi formativi che coinvolgano gli studenti dell’Istituto, relativi alla valorizzazione ed al miglioramento delle produzioni agricole e forestali con particolare riferimento agli interventi sulle tartufaie naturali e coltivate, con l’obiettivo di riqualificazione delle tartufaie naturali al fine di conservare la biodiversità locale.
Il progetto di ricerca, di durata triennale ed eventualmente rinnovabile, si articolerà in due punti: con particolare riferimento al rapporto con il Centro di Ricerca Produzioni Vegetali, spiega la nota, l’implementazione della tartufaia dell’Azienda “La Selva” con altre piante micorizzate, all’interno del percorso formativo dell’Istituto e mediante la collaborazione con Cpv nella realizzazione di rilievi, momenti formativi rivolti agli studenti e di collaborazione scientifica finalizzata alla rilevazione di dati necessari per il monitoraggio della crescita e del benessere della tartufaia coltivata. Con particolare riferimento al rapporto con le associazioni di tartuficoltori, la programmazione di interventi di riqualificazione delle tartufaie naturali con l’obiettivo di conservare la biodiversità locale attraverso un’attenta gestione delle tartufaie naturali utilizzando pratiche capaci di favorire, incrementare e salvaguardare la risorsa tartufo e migliorare la gestione della tartufaia anche attraverso l’uso sostenibile di acqua e del suolo. Gli studenti dell’Istituto, attraverso l’uso del Cad, potrebbero progettare l’intervento di recupero degli alvei dove crescono piante tartufigene, e fornire supporto tecnico-formativo alle associazioni attraverso momenti formativi rivolti agli associati su tecniche di coltivazioni di piante tartufigene, suoli vocati o altri argomenti che verranno reputati opportuni.
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