Vero e proprio polmone verde, simbolo di una grande e bellissima biodiversità, il bosco, che ricopre la metà della superfice territoriale di Montalcino e gli consente di essere da molto tempo “carbon free”, è stato in passato una “fonte naturale” di ricchezza, dalla quale si ricavano legname, carbone e molti altri materiali vitali per la popolazione e le attività economiche, e adesso rimane un bene preziosissimo da tutelare, a maggior ragione in un contesto di bellezza paesaggistica e biodiversità come è quello di Montalcino, in una regione, la Toscana, che è prima in Italia per superfice boscata. Si parlerà di questo, e non solo, nel congegno “Coltiviamo il bosco, tutela e salvaguardia” promosso dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena e in programma il 20 marzo nella Sala Sant’Ansano del Complesso Museale Santa Maria della Scala, a Siena.
“Parleremo del bosco, parte integrante e caratterizzante delle nostre campagne, un bene prezioso che se ben gestito è fonte perenne e rinnovabile di beni e di servizi – spiega il direttore di Upa Siena, Gianluca Cavicchioli – coltivare il bosco significa adottare la forma di governo più confacente ed investire risorse ed attenzioni che nel tempo matureranno i loro frutti. Occasione propizia per autorevoli approfondimenti ed accreditati confronti forieri, ne siamo sicuri, di costruttive richieste”.
All’incontro, che si potrà seguire anche in live streaming sui canali social di Upa Siena a partire dalle ore 8.45, interverranno tra gli altri la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il vicepresidente del consiglio regionale Stefano Scaramelli e il sindaco di Montalcino e senatore Silvio Franceschelli. Qui il programma completo.