L’Italia è uno dei Paesi più attrattivi. Culla dell’arte e della cultura, il Paese è riferimento universale per la moda, i prodotti agroalimentari, le produzioni artigianali a tanto altro ancora. Da venticinque anni l’Italia è il riferimento mondiale anche per una disciplina particolare del ciclismo. Il ciclismo che coniuga alla perfezione la suggestione del territorio e le gesta sportive dei campioni più amati del secolo scorso. Si tratta del ciclismo eroico, nato a Gaiole in Chianti nel 1997 ed ora modello di sport e sviluppo del territorio grazie a L’Eroica, a cui ogni anno partecipano migliaia di ciclisti in arrivo da ogni continente e che trova un suo appuntamento, sempre partecipato e spettacolare, anche nel nostro territorio con Eroica Montalcino (quest’anno il 23 maggio).
A Gaiole in Chianti, come a Montalcino, non si va per vincere ma per vivere da protagonisti i valori che ispirarono Giancarlo Brocci in questa che, all’epoca, apparve come una “pazza idea a pedali”: pedalare per centinaia di chilometri su strade bianche, in sella a vecchie biciclette, indossando maglie di lana.
Da martedì 28 a giovedì 30 marzo L’Eroica sarà a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo, per rispondere ad un invito ad incontrare i parlamentari europei e proporre loro i suoi valori e le sue suggestioni. Si parlerà di turismo ed economia a pedali, di sviluppo e nascita d’imprese legate al mondo della bicicletta, di tutela e manutenzione del territorio, di sostenibilità e del recupero dei ritmi di un tempo, di un diverso stile di vita. L’Eroica inviterà tutti i Paesi europei ad individuare le proprie strade bianche, i percorsi periferici e le strade rurali secondarie e creare così una vera e propria rete di percorsi naturali. “Nostra intenzione - dichiara Giancarlo Brocci, ideatore de L’Eroica - è chiedere di dar vita ad un gruppo di lavoro europeo per redigere un progetto che preveda la messa sotto tutela definitiva delle nostre strade bianche, che fornisca agli Enti Locali Senesi strumenti e finanziamenti per effettuare gli interventi di manutenzione necessari. Partire dalle Strade de L’Eroica, ormai una vetrina mondiale, per indicare la possibilità anche di andare a recuperare altre viabilità periferiche in tutta Europa, a fornire al ciclismo da strada nuove vie d’uscita dai rischi crescenti delle rotte più trafficate, è un obiettivo-esempio”.
“Il messaggio che porteremo a Bruxelles – sottolinea Franco Rossi, presidente di Eroica Italia asd – è attualissimo e corre incontro al tema centrale che affronta il mondo intero: la sostenibilità. A L’Eroica usiamo vecchie biciclette, maglie di lana di seconda mano, pedaliamo prevalentemente su strade non asfaltate. Tutto viene riutilizzato e riciclato e non è necessaria alcuna fonte di energia esterna per alimentare i nostri veicoli: usiamo le nostre gambe! E a L’Eroica siamo imbattibili nel ricaricare le energie spese sui pedali, con una grande varietà di cibi genuini del territorio”.