Remo Grassi è stato confermato presidente della Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino, emanazione socioculturale del Consorzio del Brunello nata nel 2016 con la volontà di rinvestire parte dei profitti a beneficio del territorio (sul modello delle fondazioni bancarie). Lo ha deciso il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione, riunito oggi pomeriggio e composto da Grassi stesso, Patrizio Cencioni (vicepresidente), Fabrizio Bindocci, Stefano Cinelli Colombini, Giacomo Bartolommei, il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli e Gerardo Nicolosi, nome indicato dall’amministrazione comunale attraverso avviso pubblico. Un Cda dunque decisamente rinnovato, con i soli Grassi - nominato presidente la prima volta a fine 2019 al posto di Bindocci, dimissionario dopo l’elezione al vertice del Consorzio - e Franceschelli (che deve essere presente per statuto) riconfermati rispetto all’ultimo triennio: escono Gianni Bernazzi, Patrizia Cencioni, Francesco Marone Cinzano, Bernardino Sani e Roberto Terzuoli. Sindaco revisore è confermato Carlo Ravagni.
“Tra i primi obiettivi – spiega Grassi a MontalcinoNews – c’è il rinnovo dello statuto, in modo da ampliare i rapporti tra Fondazione, Consorzio del Brunello e amministrazione comunale e la comunità, attraverso anche un nuovo sistema di autofinanziamento. La parola d’ordine è sostenibilità territoriale. L’impegno che mi prendo è portare sul territorio un concetto di sostenibilità a 360 gradi. I pilastri della sostenibilità partono dalla condivisione. Le associazioni e gli imprenditori del territorio devono trovare un sistema di condivisione proiettato sulla sostenibilità”. Una possibile novità è l’istituzione di più comitati (nel precedente triennio era in funzione il comitato tecnico scientifico composto dalla docente dell’Università di Siena Patrizia Marti, il giornalista e direttore di WineNews Alessandro Regoli e l’avvocato e produttore di Brunello Bernardo Losappio), di cui uno formato da giovani imprenditori montalcinesi. “È un mio suggerimento – prosegue l’ex presidente di Banfi Società Agricola Srl – per dare una ventata innovativa e avere un maggior contatto con la comunità”.