Lo storico premio internazionale “Tartufo per la Pace 2022”, riconoscimento assegnato ogni anno, dal 1988, durante la Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Giovanni d’Asso, è stato consegnato ieri alla Fondazione Simonetta Seràgnoli. A ricevere il premio, durante la consueta cerimonia nella sala del Camino di Castello, è stata la figlia, Lorenza Guerra Seràgnoli.
La motivazione, incisa sulla targa che accompagna il Tartufo della Pace, spiega che è stato conferito a Simonetta Seràgnoli “Per la ventennale attività, con l’omonima Fondazione - Onlus, dedicata a garantire salute e istruzione a tanti bambini e adolescenti delle popolazioni più vulnerabili ed emarginate in tanti Paesi Africani, in Brasile e Centro America, in Bangladesh, India, Nepal, nella Regione Autonoma del Tibet, senza distogliere l’impegno a sostenere progetti di assistenza, accoglienza e ricovero in Italia per gli ammalati giunti verso il termine della loro vita”.
La Fondazione, infatti, ricopre in Italia il ruolo di major donors per l’associazione Bologna Ail e la Fondazione Hospice M.T. Chiantore per la ricerca e lo sviluppo.
Simonetta Seràgnoli è anche la storica presidente del famoso Gruppo Montenegro, nel cui cda siedono i figli Lorenza e Leonardo Guerra Seràgnoli. Il gruppo, oltre all’omonimo liquore amaro, detiene numerosi brand iconici del “food & beverage” italiano fra i quali: Vecchia Romagna, Olio Cuore, The Infrè, Bonomelli, Rosso Antico.
Nei nuovi progetti della Fondazione, c’è quello di unire le proprie finalità con quelle dell’associazione no profit LGS Junior team della figlia Lorenza Guerra Seràgnoli con l’obiettivo di portare lo sport nei Paesi dove già opera come forma di integrazione e socializzazione.
“LGS Junior Team è un’associazione no profit nata nel 2010 a Bologna – ha spiegato Lorenza Guerra Seràgnoli intervenuta alla cerimonia per ritirare il premio – crede fermamente nel valore sociale dello sport e si impegna a diffonderne la cultura e i suoi valori in tutte le iniziative promosse. Nostro obiettivo è promuovere lo sport e i suoi valori tra giovani e bambini che vivono in condizioni di disagio economico e sociale attraverso iniziative di vario genere che nascono dalla convinzione che lo sport abbia un importante valore sociale ed educativo”.
“Pensavamo da tempo ad un riconoscimento per Simonetta e con formula estensiva alla famiglia Seràgnoli che ha scelto di legarsi al nostro territorio molti anni fa, acquistando una grande tenuta a Lucignano d’Asso – spiega il vicesindaco di Montalcino Angelo Braconi – La famiglia Seràgnoli con Simonetta, i figli e la sorella Isabella, sono un grande esempio di impegno civile e di solidarietà”.
“Voglio ricordare Michail Sergejevic Gorbaciov scomparso questa estate – ha detto durante la cerimonia Angelo Cosseddu, presidente della Municipalità di San Giovanni d’Asso - fu lui il primo premiato con il “Tartufo per la Pace” che consegnammo nelle mani dell’ambasciatore sovietico. E’ la seconda grande perdita, dopo quella di Gino Strada del 2021, che avevamo premiato proprio 20 anni prima. Voglio anche ringraziare la Pro Loco e tutto lo staff che ha partecipato alla realizzazione della Festa che anche quest’anno è stato un successo”.
Alla cerimonia hanno partecipato le massime autorità civili e militari della Provincia di Siena. Il premio internazionale “Tartufo per la Pace” è stato consegnato a Lorenza Seràgnoli dal presidente dell’Associazione Tartufai Senesi, Paolo Valdambrini, insieme a Stefania Saccardi vicepresidente della Regione Toscana con deleghe all’Agroalimentare, Caccia e Pesca, al sindaco di Montalcino Senatore Silvio Francescelli, al vicesindaco Angelo Braconi con Angelo Cosseddu presidente della Municipalità di San Giovanni d’Asso.
“È molto bello che un prodotto identitario così importante in questo territorio come il tartufo, si leghi alla solidarietà, al sostegno, all’aiuto degli altri – ha commentato a latere della cerimonia la Vicepresidente della Toscana, Stefania Saccardi - Un binomio di grande valore che rappresenta anche il dna della toscana dove le grandi eccellenze si declinano non solo come bellezza storico artistica e d enogastronomica ma anche come la bellezza dell’accoglienza e della solidarietà”.
Nel corso degli anni il premio è stato conferito, tra gli altri, a: Amnesty International, Don Luigi Ciotti, Unicef Italia, Pietro Grasso (Procuratore Nazionale Antimafia), Don Virginio Colmegna, Comunità di Sant’Egidio, Laura Boldrini (UNHCR), Medici Senza Frontiere, Save the Children Italia Onlus, Tano Grasso (FAI, Federazione Antiracket Italiana).