Anche per l’anno scolastico 2022-23, “Ri-Creazione. Da oggetto a rifiuto e ritorno”, il progetto di educazione ambientale promosso da Sei Toscana, conferma un numero di adesioni record. Saranno più di 9.000 gli studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio dell’Ato Toscana Sud (province di Arezzo, Grosseto, Siena e comprensorio della Val di Cornia) che parteciperanno a questa ottava edizione. Tra questi anche gli studenti del territorio di Montalcino. In totale saranno quasi 500 le classi coinvolte nelle scuole di 68 Comuni dell’Ato Toscana Sud. “Ri-creazione”, grazie all’impegno di oltre 20 educatori incaricati da Sei Toscana, proporrà percorsi educativi utili per approfondire l’argomento dei rifiuti e del ciclo dei materiali e per incentivare la diffusione di buone pratiche a casa e a scuola, riducendo l’impatto dei comportamenti quotidiani. L’offerta formativa, articolata in sette percorsi tematici rivolti alle diverse fasce d’età, si baserà sulla presenza in aula e sulla partecipazione a lezioni, laboratori e visite ai centri di raccolta comunali. Ove richiesto, le scuole potranno partecipare al progetto anche “a distanza”, avvalendosi della piattaforma didattica www.ri-creazione.it con videolezioni, video-laboratori, schede di approfondimento e materiale di autovalutazione.
“Nel ciclo dei rifiuti, anche la formazione delle giovani generazioni, assume il carattere fondamentale per una corretta gestione del territorio e dell’ambiente. Il progetto di educazione ambientale “Ri-creazione”, da questo punto di vista, grazie al coinvolgimento di oltre 2400 giovani studenti senesi e delle loro scuole, contribuisce ad incentivare la diffusione di buone pratiche a casa e a scuola, riducendo l’impatto nei comportamenti quotidiani – dice il presidente della Provincia di Siena, David Bussagli –. Un progetto, quello di Sei Toscana, che anno dopo anno, ha visto una sempre maggiore adesione da parte delle scuole a conferma che i percorsi formativi e le buone pratiche ambientali, in particolar modo quelle connesse al ciclo dei rifiuti, devono poter trovare nella formazione dei giovani, terreno fertile per costruire un comune senso civico e nuove generazioni sempre più attente e sensibili”.