Un importante progetto, frutto di studio e passione, nato anche dalla mente brillante di un ragazzo di Montalcino che si merita un grande appluaso: Federico Machetti. “Automated Smart Wheelchair” è un progetto IOT (Internet Of Things) nato nel laboratorio dell’IIS “Tito Sarrocchi” di Siena per aggiungere funzionalità che non sono presenti su una carrozzina elettrica tradizionale. Il primo step, che si è concentrato su una carrozzina in disuso, è stato quello di sostituire il joystick (usato per far spostare la sedia) con una scheda autocostruita a microcontrollore (ArduinoNANO) e DAC in grado di replicare le tensioni generate. La sedia a rotelle diventa così “intelligente” con tutte le carte in regola per apportare un importante miglioramento nella qualità della vita delle persone affette da disabilità, fornendo anche un importante aiuto ai familiari. La sedia a rotelle è stata automatizzata con l’aggiunta di alcune funzionalità, può essere infatti comandata da remoto con un tablet o uno smartphone. Il prossimo passo sarà quello di introdurre dei sensori per evitare gli ostacoli e successivamente si lavorerà per ulteriori funzionalità come quelle legate al riconoscimento di forme e percorsi.
Machetti insieme al compagno di studi in Elettronica e Robotica Albis Veli e al professore Andrea Gorelli hanno lavorato a lungo per questa idea che è stata protagonista a Roma al Maker Faire 2022, la fiera dei maker che con ingegno creano prototipi e oggetti al servizio del bene. Un importante contributo è stato dato dal Rotary Siena Montaperti. Ma come è nato il progetto? “Quasi per gioco - spiega Machetti alla Montalcinonews - nell’estate tra la terza e la quarta Superiore il professore mi chiese di pensare a qualcosa per tenermi occupato durante le vacanze. Proposi di costruire una sedia a rotelle smart e lui mi rispose: si fa subito”.
Machetti, che adesso studia Ingegneria dell’Automazione all’Università di Napoli, insieme ad Albis Veli e all’insegnante Gorelli ha lavorato con competenza e professionalità, nonostante il periodo della pandemia abbia portato ad un rallentamento dei tempi. Ma non è finita qui perché il progetto continuerà con l’obiettivo di progredire ulteriormente. Il tracciamento oculare sarà il prossimo passo su cui soffermarsi, le attenzioni dall’esterno si stanno moltiplicando, altro segnale delle grandi potenzialità di questo progetto. “A Roma è stato un successo - conclude Machetti - chiunque era alla fiera ci ha fermato chiedendo informazioni e la possibilità di provarla. C’è interesse anche da chi lavora negli ospedali, vogliamo proseguire in questo progetto”.