Presto si potrà tornare a donare il sangue a Montalcino, forse già a fine ottobre, sempre al Presidio ospedaliero ma probabilmente in una stanza diversa da quella del passato. Dunque l’unità di raccolta sangue di Avis Montalcino sarà a breve funzionante dopo un lungo periodo di stop che non ha abbattuto l’associazione che quest’anno ha festeggiato 50 anni. E questo sarebbe il regalo più bello. “Per scaramanzia non vorrei dare certezze ma la macchina della solidarietà sta per ripartire…”, commenta prudente ma con gioia la presidente Barbara Pii che nei prossimi giorni, ad inizio ottobre, si incontrerà con la Usl e, non solo, per fare il punto della situazione. Ma i segnali sono molto positivi.
Di sangue c’è sempre più bisogno. Avis Toscana nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme con la presidente Claudia Firenze: “la situazione sulle donazioni rimane in grave sofferenza. C’è una crisi che abbiamo segnalato da tempo e che sta portando Avis a importanti sforzi su tutto il territorio toscano per cercare di recuperare le carenze e aiutare il sistema ospedaliero. Eppure oggi, invece che ricevere supporto, ci troviamo a dover combattere con la burocrazia, in particolare a dover gestire gli adeguamenti statutari previsti dalle circolari interpretative ministeriali per gli enti del terzo settore e le imprese sociali. Un investimento di tempo che in questa fase non possiamo permetterci. Facciamo appello alla politica affinché si possa rendere più snello e rapido il sistema, soprattutto in un momento in cui le nostre forze dovrebbero essere tutte destinate alla solidarietà”. E poi ci sono i numeri che dicono che tra gennaio e agosto 2022, raffrontati agli stessi mesi del 2021, c’è stato un calo generalizzato nelle donazioni: - 5,4% (da 73.938 a 69.931, ovvero 4.007 donazioni in meno). Con particolare carenza nel plasma (-16,7%). Per quanto riguarda il sangue si registrano serie criticità sui gruppi 0 (zero) positivo e negativo.
“In questo contesto non possiamo davvero permetterci di togliere tempo al nostro lavoro quotidiano. Nonostante un lieve recupero delle donazioni nel mese di agosto - aggiunge la presidente di Avis - la carenza rimane e occorre ancora un impegno eccezionale da parte nostra. Non è il momento di concentrarci su burocrazia e assemblee, ma di coinvolgere la cittadinanza per offrire la massima assistenza ai pazienti negli ospedali. Confidiamo che la prossima legislatura comprenda le priorità e ponga più importanza alla salute che alla burocrazia”.
dati a cura di 3BMeteo
31 dicembre 2024 17:00