Se uno dei grandi meriti dell’ex sindaco di Montalcino Mario Bindi, scomparso ieri a 87 anni, è stato quello di capire l’importanza del vino e di puntare sul Brunello per lo sviluppo economico e territoriale, una scelta che si è poi rivelata lungimirante e azzeccata, non bisogna dimenticare tutte le altre cose che ha fatto per Montalcino negli altri ambiti. Nei due mandati da sindaco targati Bindi il nostro territorio è cambiato e cresciuto con importanti novità da un punto di vista strutturale, culturale e sociale. Insieme all’economia, sempre più legata all’agricoltura di qualità, Montalcino diventava più bella e funzionale, vivibile ed a misura di cittadino. A ricordare quel periodo di grandi e positivi cambiamenti è Riccardo Tenerini, segretario comunale nel decennio a guida Bindi.
“Sono tante le opere realizzate negli anni della gestione Bindi - spiega Tenerini - ad iniziare dal recupero del palazzo di Piazza Cavour, dove ora c’è il Comune, con la realizzazione del centro convegni e delle abitazioni di residenza pubblica lì vicine. Con il trasferimento degli uffici fu fatta anche la loro informatizzazione. E non dimentichiamoci la riapertura della biblioteca per cui ho un ricordo che merita di essere citato: il trasferimento dei libri fu a cura delle donne che lavoravano alla Icim e che erano in cassa integrazione. Loro si offrirono in modo volontario perché credevano in quel progetto”. A Mario Bindi si deve anche una importante opera per i servizi: “l’accordo con la Curia Vescovile portò al recupero dell’ex Seminario e quindi alla realizzazione della Casa di riposo “Capitani”, che è stato davvero qualcosa di importante”. Bindi era un uomo di cultura e si operò per investire in quel comparto: “il Teatro degli Astrusi, come lo vediamo adesso, è frutto del recupero voluto da Mario Bindi. Montalcino finì sulle pagine di tutti i giornali del mondo grazie al Festival Internazionale dell’Attore (da Monica Vitti a Dario Fo, solo per citare gli italiani, ma non basterebbe un libro per citarli tutti, ndr), in quegli anni ci fu anche l’ampliamento del Museo Civico e Diocesano”.
Nella zona dell’Osticcio vennero realizzati gli impianti sportivi e l’ex segretario comunale Riccardo Tenerini ricorda anche “l’eliminazione della discarica a cielo aperto, opera ottima da un punto di vista ambientale, e il nuovo acquedotto a Torrenieri. Nel 1989 da classe terza il Comune di Montalcino passò in seconda ai fini dell’attribuzione del segretario comunale. Il Comune stava operando bene e all’esterno veniva riconosciuto”.
Infine, un ricordo personale: “Mario Bindi - conclude Tenerini - era un sindaco appassionato di quello che faceva, la parola giusta per definirlo è lungimirante. Aveva lavorato come guardiano dell’acquedotto per conto del Comune di Siena, ma aveva una grande cultura e, in questo mondo, aveva tanti rapporti importanti. Delicato, autodidatta fine, Bindi spiccava per intelligenza: è stato veramente un sindaco importante”.