Una trentina di espositori da tutta Italia, laboratori per bambini, visite e dimostrazioni guidate, il premio delle “Città del Miele”, un convegno sul futuro dell’apicoltura italiana, chiamata a districarsi tra una serie infinita di criticità. Dopo due anni di stop causa pandemia Montalcino riaccoglie la Settimana del Miele, prima manifestazione nazionale del settore (nata nel lontano 1976) al via da domani all’11 settembre (ore 9-20, ingresso libero) con un cambio di sede che potrebbe essere definitivo: non più dentro la Fortezza, ma nei giardini adiacenti e sotto ai Loggiati di Piazza del Popolo. La novità, e il conseguente calo dei costi per gli espositori, ha portato ad un aumento delle richieste, con l’arrivo di apicoltori anche da regioni più lontane, come la Sicilia. “Siamo molto felici di tornare ad organizzare l’evento e di riaccogliere i visitatori”, sottolinea Monica Cioni, vicepresidente dell’Asga, l’associazione degli apicoltori della Toscana del Sud che ha sede a Montalcino e che organizza la Settimana del Miele.
Anche senza lo storico concorso Roberto Franci, che eleggeva ogni anno il miglior miele d’Italia (per mancanza di tipologie di mieli a causa della stagione che non ha permesso una produzione di nettare da parte di molteplici essenze mellifere), l’edizione n. 44 prevede comunque il riconoscimento delle “Città del Miele” ad un miele italiano particolarmente legato al territorio, dimostrazioni su come funziona un alveare e sul ciclo vitale all’interno dell’arnia, laboratori per bambini, una visita guidata ad un’azienda apistica e un convegno, il 10 settembre al Teatro degli Astrusi (dalle ore 10), sul futuro dell’apicoltura italiana.
Tra i relatori la ricercatrice dell’Iss Cinzia Marianelli, che parlerà del nuovo progetto tra Iss e Asga per tutelare la salute e il benessere delle api, contrastare la varroa e gli altri patogeni che minacciano l’alveare e potenziare la risposta immunitaria dell’ape, e l’agronomo Matteo Giusti, che tratterà vari temi: dallo sconvolgimento dei flussi nettariferi agli stress sugli alveari; dall’agricoltura attuale alle consociazioni apistiche; dalla gestione del territorio e del verde urbano agli eco schemi della nuova Pac. Da segnalare anche l’introduzione del presidente Asga Massimo Ciabini e le proposte d’interventi per l’apicoltura a cura di Coldiretti.
Nei giorni della Settimana del Miele, sotto i Loggiati di Piazza, ci sarà anche il caseificio della Fattoria dei Barbi. Tra i prodotti in degustazione e in vendita anche il cacio al miele di castagno e polline.
Settimana del Miele 2022, il programma completo
Venerdì 9 settembre
Ore 10 Apertura mostra mercato
Ore 18 Inaugurazione 44° settimana del miele
Sabato 10 settembre
Ore 9 Apertura mostra mercato
Ore 10 Convegno “Il futuro dell’apicoltura italiana”
Ore 10:30 Laboratori per bambini “Giochiamo con le api”
Ore 15 Visita guidata ad un’azienda apistica
Ore 18 – “Le città del miele”: riconoscimento di un miele particolare legato al territorio
Domenica 11 settembre
Ore 9 Apertura mostra mercato
Ore 10.30 “Come funziona un alveare”: dimostrazione guidata
Ore 16 “Il ciclo vitale all’interno dell’arnia”: dimostrazione
Ore 19 Chiusura 44° edizione della “Settimana del Miele”
Il programma del convegno “Il futuro dell’apicoltura italiana”
Sabato 10 settembre – Teatro degli Astrusi
Ore 10 Saluto d’apertura - Regione Toscana e Comune di Montalcino
Ore 10.15 Introduzione di Massimo Ciabini, presidente Asga (Associazione Apicoltori Siena Grosseto Arezzo) – “Lo stato delle cose”
Ore 10.30 inizio relazioni. Partecipano:
- Cinzia Marianelli, Ricercatore ISS, Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria, con l’intervento “Strategie naturali per migliorare la salute delle api: progetto Iss-Asga”. Nuove frontiere sperimentali, strategie naturali per tutelare la salute e il benessere delle api, contrastare la varroa e gli altri patogeni che minacciano l’alveare, potenziare la risposta immunitaria dell’ape. Prime fasi del progetto.
- Dott. Matteo Giusti, agronomo, con l’intervento “Il futuro dell’apicoltura in Toscana”. Tra cambiamenti climatici e agricoltura, sfide e opportunità per l’apicoltura del futuro. Dallo sconvolgimento dei flussi nettariferi agli stress sugli alveari; dall’agricoltura attuale alle consociazioni apistiche; dalla gestione del territorio e del verde urbano agli eco schemi della nuova Pac. Analisi delle criticità e delle potenzialità per le api in un ambiente che cambia e in un mondo che deve cambiare.
Ore 11.30 A cura di Coldiretti: “Proposte d’interventi per l’apicoltura”.
Ore 12.30 Dibattito e chiusura lavori
Ore 13 A fine lavori è previsto il pranzo, con possibilità di prenotazione in fase di convegno