Un seminario contro il Mal d’Esca. Il 31 agosto alla Sala Scuderie della Tenuta di Alberese (Loc. Spergolaia, Grosseto) verranno mostrate le prove in campo nei vigneti di Sangiovese e Cabernet dell’azienda “Querciabella” Maremma (Località Banditella 2, Grosseto).
Tali prove sono relative al Protocollo Escafix che ormai da quattro anni ha messo a punto un prodotto ed una metodologia efficace per contrastare il Mal dell’Esca della vite (tra i capofila della sperimentazione c’è l’azienda La Gerla di Montalcino). Seguirà un seminario alla Tenuta con interventi dei tecnici Escafix, rappresentanti delle aziende partecipanti alla sperimentazione e successivo dibattito tra i partecipanti.
Si tratta di un evento importante perché tra le malattie che possono colpire la vite, il Mal dell’Esca, negli ultimi 15 anni, è diventata tra le più problematiche, perché fino ad oggi non esistono rimedi efficaci. Non a caso si lavora sulla prevenzione che però non può risolvere le criticità. Nel 2017 tre agronomi toscani - Alberto Passeri, Mario Guerrieri e Roberto Ercolani, creatori della startup Escafix - decidono di unire le proprie conoscenze per sperimentare una cura, mettendo a punto un prodotto biologico ed un protocollo di somministrazione che ha fornito nell’immediato risultati più che sorprendenti con oltre l’80% delle piante trattate che sono guarite.
La sperimentazione ha portato a risultati rilevanti, monitorati attraverso una relazione finale dal Crea che, in sostanza, promuove, a pieni voti, il progetto, sottolineando otto risultati fondamentali raggiunti: 85% di piante guarite su vitigno Sangiovese, 78-80% sui Sauvignon; minore mortalità presente nei vigneti trattati con prodotto Escafix; maggiore vegetazione delle piante trattate rispetto a quelle non trattate anche sane; uva delle viti curate con caratteristiche identiche a quella delle piante sane; gestione idrica delle piante guarite notevolmente migliorata; minore incidenza delle infezioni nel vigneto con il passare degli anni dal primo trattamento; traspirazione fogliare migliorata; fotosintesi ripristinata a livello di quella delle piante sane.