“Il clima ha generato ormai una situazione tanto semplice da leggere quanto tragica: fiumi a secco, incendi, terreni agricoli senza acqua, raccolti a picco. Il nostro sistema non può reggere queste condizioni a lungo. Occorrono risorse urgenti per fare fronte ai danni causati dalla siccità. Riteniamo necessario che la Regione Toscana chieda lo stato di emergenza al Governo”. Lo afferma Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, dopo il decreto ad hoc che ha concesso lo stato d’emergenza a Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia e Friuli Venezia Giulia.
“La siccità sta danneggiando migliaia di lavoratori e famiglie che vivono grazie all’agricoltura – prosegue Neri – il caldo torrido si è abbattuto sul grano, cereali, colture, girasoli, ulivi. Non possiamo ignorare quello che è ormai un grido di aiuto, rimanendo in attesa e sperando che le condizioni migliorino. Servono interventi strutturali per portare acqua e potenziare le misure di prevenzione contro gli incendi: ogni giorno le fiamme stanno distruggendo i campi della Toscana con contraccolpi economici elevatissimi. Sono le temperature più alte da quasi venti anni, c’è, come ha già evidenziato l’Autorità idrica toscana in attesa di ultimare le analisi, una situazione di criticità, soprattutto per quanto riguarda le falde”.
Confagricoltura Toscana si appella alla Regione. “Sono settimane drammatiche che potrebbero purtroppo proseguire a lungo - aggiunge Neri - non possiamo rimandare. Condividiamo a pieno la posizione presa da altre Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia) che hanno chiesto giustamente aiuto allo Stato”.
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