Grande paura a Cinigiano (centro che dista a circa 30 chilometri da Montalcino) per un incendio boschivo avvenuto ieri e che ha mobilitato elicotteri, aerei Canadair e numerose squadre di volontariato Aib oltre, naturalmente, ai vigili del fuoco. La situazione oggi è migliorata (circa 500 persone sono state evacuate ieri ma il paese ora si è ripopolato) ma i disagi restano. La Usl Toscana Sud Est ha fatto sapere che “a causa dell’incendio nel Comune di Cinigiano si segnalano disagi nella zona dell’Amiata grossetano per l’interruzione delle linee telefoniche e della rete dati. In questo momento all’ospedale di Castel del Piano non è possibile eseguire esami radiologici, fare i prelievi e non si può usare internet. Stessa cosa anche per il call center di Arcidosso che risulta isolato e quindi il Cup (Centro Unico Prenotazione) non è raggiungibile. I tempi di ripristino non sono al momento valutabili in quanto legati alle operazioni di contenimento dell’incendio”.
Conseguenze non ci sono state per l’agricoltura senese confinante, come ci conferma Federico Taddei, presidente di Cia Siena. Ma nella zona di Cinigiano si è già iniziato a fare la conta dei danni. “Ho parlato con il mio collega di Grosseto - dice Taddei - che è in contatto con i vigili del fuoco. Si parla di 700 ettari bruciati tra campi e bosco con le fiamme che hanno lambito il paese. Fortunatamente non ci sono danni a persone ed animali, a qualche coltura sì. Al momento per quanto riguarda il vino mi dicono che stanno lavorando per non far entrare le fiamme nei boschi vicino alle zone di produzione ma adesso non ci sono problemi”.
Dunque i preziosi vigneti dove nasce il Montecucco sono salvi. “Le colture del nostro settore - spiega Giovan Battista Basile, Presidente del Consorzio Tutela Vini Montecucco - non hanno avuto problemi. Ma siamo preoccupati perché per il territorio quello che è successo è un problema. Bisogna, a livello generale, fare qualcosa perché l’andamento climatico e la siccità sono sempre peggiori”. Giampiero Pazzaglia, direttore generale di Poggio di Sotto, cantina prestigiosa di Brunello che fa parte del Gruppo Colle Massari che produce anche il vino Montecucco, conferma: “non abbiamo avuto problemi, il vino si è salvato”.
Al momento i vigili del fuoco di Montalcino non sono stati chiamati per intervenire, nel nostro territorio non manca la solidarietà per quanto è successo. “Ho sentito il sindaco a cui siamo vicini come comunità e disponibili ad ogni supporto - spiega il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli -. Invito tutti a prestare attenzione con i comportamenti perché basta poco per generare un disastro”.
Leggo con dispiacere questo articolo. Sono residente a Montalcino, ma di Cinigiano.
Consapevole che il vino ci da da mangiare, vorrei però ricordare che al momento ci sono persone a cui la casa è bruciata.
E ancora non è finita. Quindi leggere che le vigne sono salve sono sincera mi fa parecchio male.
Ringrazio invece tutti i Vigili del fuoco, per tutto quello che stanno facendo.