Mentre a Montalcino si inizia a pensare al Torneo di Apertura delle Cacce del 14 agosto, che segnerà il ritorno totale alla normalità (dalle limitazioni al probabile ritorno del sorteggio in piazza), Siena a distanza di quasi tre anni sta di nuovo respirando aria di Palio. Il 2 luglio si terrà la carriera in onore della Madonna di Provenzano e come sempre Montalcino avrà un posto d’onore nella sfilata storica, visto che rappresentò la salvezza e il rifugio dei senesi che vi si ritirarono nel 1555 e poterono conservare, per quattro anni, l’indipendenza della propria Repubblica con le proprie leggi e i propri costumi. Faranno parte del corteo quattro arcieri, uno per Quartiere: Giovanni Costanti (Borghetto), Roberto Tanganelli (Pianello), Matteo Perugino (Ruga) e Filippo Monaci (Travaglio). Alfiere e tamburino, come accade da qualche anno, rappresentano Montalcino ma vengono scelti da Siena.
Un legame, quello tra Siena e Montalcino, rappresentato anche dal forte rapporto tra le Contrade di Siena e i Quartieri di Montalcino (Giraffa-Borghetto, Tartuca-Ruga e Selva-Travaglio). Il canape, la corda che serve a delimitare l’area della “mossa” del Palio di Siena, fino a qualche decennio fa veniva fornito da Montalcino perché proprio dalla nostra città usciva il migliore prodotto della zona. Inoltre, a chiudere il corteo, fa il suo ingresso in Piazza il Carroccio trainato da quattro buoi, sul quale sono presenti anche sei trombetti e tra le sei chiarine una di esse porta le insegne di Montalcino e che è stata donata a Siena proprio dall’Amministrazione Comunale e dai Quartieri della città del Brunello.