Cristiano Cini è stato riconfermato per un secondo mandato alla presidenza di Ais Toscana. Sarà lui a guidare l’Associazione regionale dei sommelier per i prossimi quattro anni. La composizione della squadra sarà annunciata prossimamente, nel frattempo conferme e novità, al termine della votazione che si è tenuta per la prima volta esclusivamente online nei giorni 26 e 27 giugno, si registrano sul fronte delle delegazioni provinciali, che in gran parte hanno riconfermato la propria guida. Confermato a Siena Marcello Vagini e in Valdelsa Luigi Pizzolato. A completare la squadra del Presidente Cini i consiglieri regionali eletti: Roberto Bellini, Luca Radicchi, Stefano Sandrucci, Leonardo Taddei e Maurizio Zanolla.
Il programma del Presidente per il prossimo quadriennio, “L’AIS che vogliamo”, vuole essere un terreno di confronto propositivo sulla strutturazione associativa e sulle proposte di cambiamento per costruire un’Ais sempre più partecipativa, coesa e capace di coniugare le sfide dei tempi che cambiano, con le aspettative dei soci.
“Siamo la seconda regione italiana per numero di soci – afferma il Presidente Cristiano Cini – e abbiamo una rappresentatività capillare sul territorio che rende l’Associazione toscana un’eccellenza nel suo genere. Per i prossimi quattro anni sarà fondamentale sviluppare la progettualità di quanto costruito finora, individuando temi strategici e programmando azioni sinergiche per migliorarne ancora di più il posizionamento e la valenza”.
Nel futuro di AIS Toscana ancora sotto la guida di Cristiano Cini, c’è anche un occhio di riguardo per l’alta formazione, che si configura come “un servizio sempre più importante e strategico, in quanto contribuisce a creare nuovi sbocchi professionali e a garantire un futuro migliore alla nostra associazione. Fare formazione di qualità è infatti un tassello fondamentale ed imprescindibile per allineare la preparazione dei sommelier con le richieste del mondo del lavoro, dove questa figura professionale si è nel tempo evoluta divenendo sempre più contemporanea e inserita nel tessuto economico del mondo del vino, della ristorazione e dell’hotellerie”.