Si è fatta la storia. Ieri pomeriggio il Torrenieri con la vittoria in casa nel derby contro l’Amiata ha conquistato lo storico passaggio in Promozione. Non era mai successo ed è davvero qualcosa di grande: una squadra di un paese piccolo che schiera prevalentemente giocatori del posto, con un budget ridotto rispetto a tante compagini, ha vinto il campionato. Questo è il bello del calcio, un modello genuino che può funzionare come dimostra anche la vittoria del campionato dell’Olimpic Sarteano in Seconda Categoria. Era il 2017 quando i biancorossi furono promossi in Prima Categoria, cinque anni dopo il salto in Promozione. Fino a sei anni fa la Seconda Categoria era il massimo palcoscenico conosciuto. A decidere il match di ieri, a pochi minuti dalla fine, il gol del 2-1 segnato da Camillo Bindi, la bandiera e il bomber più prolifico della storia del Torrenieri. Lui ha il biancorosso nel sangue e il gol della Promozione appare come un segno del destino.
No, non era nei piani della società il grande salto quest’anno: la squadra in estate è stata ringiovanita ed affidata a mister Ciacci che tanto bene aveva fatto con le giovanili del San Quirico ma alle prese con la prima esperienza tra i “grandi”. E poi la catena di infortuni, da Bonsi allo stesso Bindi fino a Migliorini, i casi di Covid, la frenata a dicembre. Ma il Torrenieri è stato sempre lì con i grandi, ha superato sul campo l’Invictasauro che sembrava la grande favorita, non ha mai mollato e dentro di sé, nonostante il secondo posto garantiva una comunque prestigiosa finale playoff, ha sempre coltivato il sogno del colpaccio. E adesso chissà che il territorio non possa festeggiare una bellissima doppia promozione: il Montalcino ha conquistato l’accesso alla finale play off di girone che porta all’Eccellenza.
Ieri sera un paese intero aveva gli occhi che brillavano di gioia: clacson, colori, sfilata (grazie a Massimo Armini per le foto), in una domenica animata dalla Festa del treno che ha mostrato, come sempre, una realtà dinamica, attiva, con idee e voglia di fare. Un posto che merita tanto, Torrenieri, perché è storia del territorio di Montalcino, il motore economico della zona una volta era da queste parti. “Ci stiamo godendo qualcosa di straordinario - commenta alla Montalcinonews il presidente del Torrenieri calcio Claudio Mariotti - da noi non c’è più nemmeno una edicola per acquistare un giornale, abbiamo poco. Lo sponsor sulle maglie non esiste, andiamo avanti con il volontariato e poco più. Ma ai giocatori piace il nostro progetto: sanno che i soldi non ci sono, chi viene da Siena ha un piccolo rimborso, eppure preferiscono stare qui che in realtà più grandi. C’è amicizia, una filosofia precisa, un gruppo di giovani guidato dai veterani. Abbiamo avuto il miglior attacco del campionato ma la soddisfazione più bella è stata riportare i giocatori di Torrenieri ad indossare la loro maglia: ne abbiamo una decina ed è qualcosa che volevamo fortemente”. Le cene di gruppo, la bellezza del pallone, qualcosa di magico da conquistare.
Questi ragazzi ce l’hanno fatta e un paese è orgoglioso di loro. I tifosi hanno sempre dato il loro aiuto dalle tribune: ha vinto l’attaccamento, le idee che prevalgono sul budget, l’amicizia vera. “Magari speravamo di arrivarci tra qualche anno in Promozione - conclude Mariotti - ce l’abbiamo fatta prima ma quanto ottenuto lo abbiamo conquistato sul campo con merito. E questo gruppo sarà protagonista anche nella categoria superiore”. E il sogno continua…