A Montalcino è in arrivo un altro evento importante legato al vino. L’appuntamento è con “Red Montalcino”, questo il titolo del progetto dedicato al Rosso di Montalcino, Doc nata nel 1983 e vino molto importante e dalle grandi potenzialità. “Red Montalcino” è in programma il prossimo 11 giugno e la prima edizione, che vede in prima fila il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, si arricchirà di una collaborazione importante, quella con lo chef Massimo Bottura e il suo “Food For Soul”, il progetto sociale dello chef stellato che, insieme alla moglie Lara Gilmore, promuove lo sviluppo di un sistema alimentare mirato a ridurre gli sprechi di risorse e a migliorare il benessere delle persone più vulnerabili attraverso l’apertura di refettori in tutto il mondo che recuperano alimenti destinati diversamente all’eliminazione.
Tornando al Rosso di Montalcino, rispetto al Brunello, vino simbolo del territorio e tra i più famosi rossi al mondo, è sempre un Sangiovese in purezza ma a cui basta solo un anno di affinamento (il Brunello è sul mercato cinque anni dopo la vendemmia). Un prodotto che piace ai giovani, versatile, di più facile approccio. Come ha detto Michele Fontana, direttore del Consorzio del Brunello, all’Adnkronos, “non è figlio di un Dio Minore”. E riguardo all’evento: “lo riproporremo sempre tra maggio e giugno perché molte aziende hanno fatto fatica a presentare la 2020 a novembre scorso insieme alle anteprime del Brunello, non essendo ancora un vino pronto. E poi la primavera è la stagione più adatta a questa tipologia di vino che si beve bene all’aperto, anche a una temperatura più fresca, in contesti di convivialità. “Red Montalcino” vuole essere un evento più consumer oriented, ecco perché, a differenza che per il Brunello, qui non c’è un numero chiuso per gli accessi. Puntiamo a un sabato di grande festa”. Si parla di circa 80-100 aziende partecipanti pronte a presentare l’annata 2020, l’ultima in commercio, ma non mancheranno alcune annate del passato.
Gli ettari dedicati al Rosso di Montalcino sono circa 500 (oltre 2.000 quelli per il Brunello) ma questo vino vuole crescere ancora e le cantine ci stanno credendo. “Oggi molti produttori - ha spiegato Fontana ad Adnkronos - destinano vigne e uve al solo Rosso e ciò è possibile grazie alla grande eterogeneità dei vigneti e dei terreni che abbiamo a Montalcino. A livello produttivo parliamo di 4/4,5 milioni di bottiglie l’anno. Anche commercialmente abbiamo canali diversi: se il Brunello va fortissimo all’estero - con Usa in testa - il Rosso funziona soprattutto in Italia, che è poi anche il mercato per il quale è stato pensato. Altra differenza importante è ovviamente il prezzo, dove la Doc si attesta intorno agli 8 euro franco cantina. Parliamo ovviamente di ricavi non paragonabili, con 35 milioni di euro con il Rosso, 180 milioni di euro con il Brunello”.
Ricco il programma di “Red Montalcino” l’11 giugno. Al Teatro degli Astrusi avverrà la premiazione degli Ambasciatori del Rosso di Montalcino: Matteo Bernardi, sommelier de “Le Calandre”, Andrea Menichetti del ristorante “Caino” e Pascal Tinari, sommelier di “Villa Maiella”. Seguirà una tavola rotonda mentre nel pomeriggio è prevista una degustazione al Chiostro del Complesso museale di Sant’Agostino. Atto finale, la cena in collaborazione con “Food For Soul” in Fortezza e ispirata la progetto “Refettorio” dell’organizzazione no profit.