Frantoi ed uliveti aperti al pubblico e agli eventi così come già avviene per cantine e vigneti ed agriturismi più competitivi sul mercato nazionale. Con l’approvazione della legge sull’oleoturismo e sull’ospitalità agrituristica da parte del consiglio regionale il turismo rurale fa un altro essenziale passo verso una proposta sempre più multifunzionale e completa. Coldiretti Toscana plaude al lavoro della Regione Toscana, ed in particolare dell’assessore all’agroalimentare, Stefania Saccardi e della seconda commissione che si è occupata di valutare le osservazioni e controsservazioni presentate durante la fase di definizione.
“Con questa legge la Toscana abbraccia le nuove opportunità dell’oleoturismo, potenzia la sua offerta turistico ricreativa e assicura pari dignità tra cantine e frantoi facendoli diventare luoghi di cultura, conoscenza ed esperienza. Siamo molto soddisfatti che la seconda commissioni abbia analizzato e compreso le osservazioni che abbiamo presentato che sono il frutto del confronto con le aziende - spiega Luca Serafini, Presidente Terranostra Toscana -. Le modifiche apportare alla legge regionale 30/2003 sono significative. Tra le più importanti ci sono sicuramente la possibilità di effettuare alcune tipologie di trasferimenti di volumetrie all’interno del medesimo territorio comunale o all’interno della proprietà aziendale la cui superficie sia senza soluzione di continuità e ricada parzialmente in territori di comuni confinanti così come l’aggiunta, su richiesta del cliente, di un secondo letto supplementare per i figli minori di 12 anni all’interno delle strutture fermo restando il rispetto dei requisiti igienico-sanitari”. Infine la legge consente ora alle aziende agrituristiche di organizzare eventi promozionali anche all’esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell’azienda.
Per il Presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi “è una grande opportunità in una regione che può vantare ben quattro produzioni a denominazione di origine protetta DOP ed una IGP che valorizza le tante straordinarie varietà territoriali. Nella nostra regione ogni azienda, piccola o grande che sia, produce extravergine di grande qualità. Il turismo enogastronomico è la principale motivazione di viaggio e questo la dice lunga sull’importanza di diversificare ed adeguare l’accoglienza rurale alle nuove frontiere del turismo nell’era post-Covid”. Coldiretti è a disposizione delle imprese per chiarimenti ed informazioni relative alla nuova legge.